La Nations League è della Francia: Mbappé ribalta la Spagna

Succede tutto nell’ultima mezzora: rimonta Bleus con Benzema e la stella del Psg dopo il vantaggio firmato da Oyarzabal

Un gran diagonale mancino di Kylian Mbappé sul filo del fuorigioco, su assist del milanista Theo Hernandez nel suo stadio, San Siro, decide la finale di Nations League. L’attaccante del Psg parte oltre l’ultimo difensore, ma lo rimette in gioco l’intervento in scivolata di Eric Garcia prima che gli arrivi il pallone. Il 2-1 sulla giovane e talentuosa Spagna scrive il nome della Francia nell’albo d’oro della competizione, due anni dopo il successo del Portogallo nella prima edizione: non cancellerà la delusione dell’Europeo ma intanto Deschamps si rialza portando a casa un trofeo. Succede tutto nell’ultima mezzora: il vantaggio di Oyarzabal, il pari Benzema, il gol decisivo di Mbappé e almeno un paio di palloni d’oro nei piedi ancora di Oyarzabal e poi di Yeremi Pino salvati con due interventi di Lloris che valgono come due gol.

DAVANTI AL PORTIERE

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Spagna molto ruvida, Francia incisiva e frizzante, all’attacco e di prima, con la riconquista alta: l’inizio tradisce il copione atteso e produce già dopo 6’ la prima occasione transalpino, con un filtrante di Pogba a mettere davanti al portiere Benzema, che però si allarga troppo. Altri sei minuti ed è Ferran Torres a mettere Sarabia davanti a Lloris ma sporca il pallone Varane (che uscirà prima del riposo per un guaio muscolare). Solo questione di tempo che il possesso della Spagna, col doppio play Rodri-Busquets per stanare Pogba e infilare la Francia lì in mezzo, diventi quello che ci si aspettava, dominante, percorso di tanto in tanto dalle scosse del 2004 Gavi al centro della manovra. Ma per più di un’ora tutto questo non si traduce in gol, e neanche in occasioni tangibili.

FUOCHI D’ARTIFICIO

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Anticipata da un paio di lampi – un errore di Koundé a innescare un cross (impreciso) di Sarabia per Ferran Torres e poi un salvataggio di Tchouameni in area su Gavi evitando il rigore – la rete spagnola al 65’. Anticipata di pochissimi secondi da una traversa di Theo Hernandez che poteva cambiare la storia della partita. Invece Busquets dalla trequarti con un gran passaggio mette Oyarzabal uno contro uno in area con Upamecano sul centrosinistra: uno splendido diagonale mancino trova lo spiraglio e insacca alle spalle di Lloris. Si riparte, Benzema si allarga sulla sinistra e si fa dare palla, se la mette sul destro e fa partire un destro a giro dal limite dell’area su cui a Unai Simon non basta metterci la mano: pari immediato. Sono minuti incredibili: appena impattata la gara, Mbappé non molla e in fuga sul filo del fuorigioco prova a punire Unai Simon fuori dai pali con un pallonetto, senza successo.

GRAN FINALE

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E’ la prova generale di quello che succede un quarto d’ora dopo: Theo Hernandez dalla trequarti lancia Mbappé sul filo del fuorigioco contro la linea difensiva spagnola alta quaranta metri, l’attaccante del Psg taglia verso sinistra e insacca micidiale il 2-1 del ribaltone transalpino. Il controllo del Var non fa desistere l’arbitro inglese Taylor dall’annullare il gol: decisiva, dalle prime ricostruzioni, la scivolata di Eric Garcia che sfiora il pallone prima che arrivi a Mbappé. Eppure non è finita, al 90’ Oyarzabal pescato da Marcos Alonso dalla sinistra scappa sotto porta a Upamecano e devia la botta al volo, ma centrale, trovando la grande risposta di Lloris. Che arriva anche al 95’, quando è Yeremi Pino su calcio d’angolo a chiamarlo all’intervento volante. Al ritorno a Milano di una finale europea cinque anni dopo la finale “madrilena” di Champions League, stavolta la Spagna non festeggia. Ma neanche si dispera: dimezzata dalle assenze, si è goduta lampi di futuro a partire da Gavi. Collettivo contro stelle, il presente premia la Francia.

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