La Liga, con l’addio di Messi il più pagato diventa… un allenatore!

Palmares europeo alla mano, negli ultimi undici anni il calcio continentale è stato pressochè dominato dalla Liga. Dal 2011 al 2021 la Champions League è finita sei volte in Spagna (4 a Madrid e 2 a Barcellona) e l’Europa League ha fatto altrettanto (4 Siviglia e 2 Atletico Madrid). Dunque, il campionato spagnolo, nonostante spesso e volentieri si trasformi in una lotta a due tra Blancos e blaugrana (con la significativa eccezione dell’Atletico nella scorsa stagione), ha costantemente attirato campioni e soldi. Ma quello che fino al 30 giugno era il calciatore più pagato al mondo, Leo Messi, non è più un tesserato del Barcellona. E anche il secondo, Cristiano Ronaldo, fino a qualche anno fa frequentava lo stesso campionato ma se ne è andato per approdare in Serie A.

CHOLO – E visto che la permanenza della Pulce è ormai terminata, perchè per il Barça non è stato possibile rientrare nei limiti salariali, si verifica un caso abbastanza unico, visto l’andazzo del calcio moderno. Data la mancata nuova firma col Barcellona di Messi, il tesserato meglio pagato della Liga è…un allenatore. Incredibile ma vero, perchè come spiega AS nella classifica degli stipendi più alti del campionato iberico al primo posto c’è attualmente Diego Pablo Simeone, che con il rinnovo firmato con l’Atletico Madrid guadagna la bellezza di 24 milioni di euro a stagione. Una cifra che lo rende il tecnico più pagato al mondo, con quattro milioni di euro in più di Guardiola al City.

BALE E GLI ALTRI – Dunque, nel momento in cui Messi ha deciso di abbandonare la Liga (e sembra complicato pensarlo in un’altra squadra spagnola), è il Cholo a guidare la lista, davanti a tutti i calciatori che giocano in Spagna. Compreso Bale, che con i suoi quindici milioni di euro a stagione è stato per un po’ il fuori rosa più ricco del mondo e che ora spera di tornare in auge con Ancelotti. Ma anche compreso Griezmann, che nella sua prima stagione a Barcellona, quella 2019/20, ha guadagnato 18 milioni e che secondo il suo contratto al massimo arriverà a 23 tra qualche anno. Dunque, con l’addio di Messi si ribaltano i ruoli, che di recente hanno sempre visto i giocatori precedere i tecnici nelle scelte dei club su chi pagare di più. Ma del resto, quando si dice che l’addio al Barça della Pulce è una rivoluzione non lo si fa mica per caso…