La lettera di Gravina ai club: “Uniti verso nuove sfide, senza paura del cambiamento”

Il presidente della Figc ha scritto alle società per augurare un buon anno: “Il 2022 è stato difficile, ma ho riscontrato tanti aspetti positivi che fanno ben sperare per il futuro. Prendiamoci cura del nostro sport e dei suoi valori”

Una lettera tra passato e futuro, che riconosce i sacrifici fatti e spera in un domani più sostenibile per il calcio italiano. Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha voluto così augurare il buon anno ai club, con – parole sue – “una forma inusuale, perché sono convinto che l’attuale contingenza richieda ancora maggiore vicinanza da parte della Federazione”.

Un anno difficile

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“Ci siamo lasciati alle spalle – scrive Gravina – un anno difficile, durante il quale abbiamo dovuto fronteggiare difficoltà di ogni genere. A cominciare dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, che ha procurato notevoli danni economici ai club professionistici e incalcolabili lacerazioni a livello relazionale in quelli dilettantistici, passando per la guerra in Ucraina, che ci ha reso tutti più vulnerabili ma anche più sensibili e più accoglienti, per arrivare a fronteggiare l’ennesima emergenza dettata dagli aumenti del ‘caro bollette’, che mettono a rischio l’attività in particolare nelle categorie giovanili”.

Riforme

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Poi lo sguardo al domani: “Eppure, in questo complesso 2022 ho anche riscontrato tanti lati positivi e diversi spunti di riflessione, che mi fanno ben sperare per il prossimo futuro. Quindi il mio augurio è che ci si possa concentrare su questi aspetti per rilanciare un’azione di sistema”. Aspetti che vanno dai record di presenze negli stadi ai nuovi giovani tesserati (oltre 200 mila), dalle iniziative di solidarietà al rinnovamento del settore “anche grazie ad un dialogo con il Governo per l’attuazione di un progetto che parta dalla base e arrivi alla candidatura per l’organizzazione dell’Europeo 2032”. Scrive ancora il presidente: “Tutto questo è stato possibile grazie ai Vostri enormi sforzi quotidiani, al contributo di calciatori e allenatori e grazie ad un rinnovato rapporto tra i club, le Leghe, le componenti tecniche e la Figc, che si è fatta carico delle vostre istanze sia nelle interlocuzioni con le istituzioni, sia stanziando contributi diretti e indiretti che non hanno eguali nella nostra storia. Questo deve essere lo spirito con cui affrontare le sfide del domani, non avendo paura del cambiamento, al contrario diventando protagonisti di una stagione di riforme che possa finalmente risolvere i problemi cronici del nostro movimento”.

Calcio e passione

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E ancora: “Solo giocando di squadra, infatti, si possono conseguire gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati. Il calcio italiano è una comunità eterogenea, il cui collante è rappresentato dalla passione per il nostro splendido sport e dai valori che promuove in tutte le sue straordinarie dimensioni, quindi prendiamocene cura, tutti insieme”.

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