La Lazio e i tamponi dubbi: in Procura Federale aprono un’inchiesta

ROMALa procura federale della Figc ha aperto un’inchiesta nei confronti della Lazio per accertare eventuali violazioni dei protocolli sanitari finalizzati a contenere l’epidemia da Coronavirus. Lo rende noto la stessa Federcalcio spiegando che “fin dalle prime informazioni sulla positività di alcuni calciatori emerse la scorsa settimana, il procuratore Giuseppe Chinè ha disposto due ispezioni presso il centro sportivo biancoceleste a Formello, durante le quali i rappresentanti del pool costituito in procura per verificare il rispetto dei protocolli sanitari hanno ascoltato il presidente Claudio Lotito e il medico sociale Ivo Pulcini, oltre ad acquisire i referti dei tamponi effettuati prima della gara di Champions League Bruges-Lazio e del campionato di Serie A Torino-Lazio. Questa mattina, inoltre sono stati richiesti ufficialmente alla Lazio i referti dei tamponi effettuati alla vigilia della gara in programma domani a San Pietroburgo contro lo Zenit, valida per la terza giornata di Champions League“.

I casi che fanno discutere

Immobile, Lucas Leiva e Strakosha non sono partiti per la Russia in vista della sfida Champions League con lo Zenit. Stop che dovrebbe essere legato ai vincoli che ha messo la Uefa sui tamponi per le gare europee. Tutti e tre erano tra i disponibili (Immobile e Leiva hanno anche giocato) per la partita di campionato con il Torino, ma di nuovo fuori (prima volta) per il Bruges. La nota federale spiega: “La Procura ha deciso di aprire un’inchiesta sulla questione tamponi della Lazio anche alla luce delle positività alterne di giocatori come Immobile, Leiva e Strakosha, disponibili per le gare di campionato e fermati per presunte positività invece dalla Uefa”.

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