La Juve Women guarda all’Europa: l’era Montemurro comincia con cinque mosse

Avviata con Stefano Braghin la pianificazione per alzare l’asticella del gruppo: oltre a Bonfantini in attacco, si cercano rinforzi in porta e in difesa. In rampa di lancio Zamanian e Lenzini

Ciak, si gira: il nuovo ciclo Juventus Women dev’essere un nuovo film, nell’idea del club e anche del neo allenatore. Senza troppi giri di parole, in attesa dell’arrivo del professionismo in Italia, Joe Montemurro e il direttore Stefano Braghin hanno buttato giù il copione delle scene principali: a breve, medio e lungo termine. Dall’idea progettuale al set, anche qui senza troppi tentennamenti, la scelta delle interpreti è piuttosto significativa: si parte dal gruppo ereditato da Rita Guarino, dalle straniere già inserite nel contesto bianconero e dalle italiane che rappresentano lo zoccolo duro della Nazionale azzurra.

NUOVI ORIZZONTI

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La versione 2.0 del settore femminile della Juventus farà ancora da nave scuola al calcio italiano dal punto di vista tecnico. Nel prossimo campionato di Serie A Madama troverà per strada ben tre allenatori formati a Vinovo: Alessandro Spugna alla guida della Roma, Fabio Ulderici a capo dell’Empoli e Rita Guarino che proverà ad aprire un nuovo ciclo vincente all’Inter. A Joe Montemurro toccherà invece il compito di introdurre una mentalità più europea, quei principi che in altri Paesi rendono il calcio femminile oggettivamente diverso da quello maschile, dai metodi di allenamento all’interpretazione di alcuni concetti tecnico-tattici.

L’OBIETTIVO

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In attesa del professionismo in Italia, che consentirà di accedere ai profili di primissimo livello europeo, si punta ad alzare l’asticella nel gruppo esistente: scelta coraggiosa, che espone evidentemente al rischio di compiere nel breve un passo indietro rispetto all’identità vincente acquisita negli ultimi anni in Italia – dove, va riconosciuto, il livello in alcune realtà è ancora tendente più al dilettantismo che al professionismo – ma è il prezzo da pagare per ambire ad avvicinarsi davvero al calcio femminile che conta.

MERCATO

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Cinque mosse concordate per il mercato estivo. Per la porta, Braghin proverà a chiudere per Peyraud-Magnin dall’Atletico Madrid, appena terminerà la stagione in Spagna. Per il ruolo di vice si continua a sondare il mercato delle italiane, e c’è da fare i conti con la concorrenza di Fiorentina e Inter che hanno la stessa esigenza. In difesa arriverà invece un centrosinistra, così da sopperire nella prima parte di stagione all’assenza di Sembrant (alle prese con la terapia per recuperare dall’infortunio) e condividere successivamente la corsia mancina con Boattin.

Nessun innesto previsto a centrocampo: opportunità ghiotta per la nazionale francese Zamanian, che nelle gerarchie interne prenderà verosimilmente il posto di Galli, in uscita direzione Everton. In attacco, invece, sarà Agnese Bonfantini a prendere il posto lasciato vacante da Maria Alves: l’attaccante esterno della Roma giunge in bianconero a titolo definitivo, percorso inverso per Benedetta Glionna.

FUTURO

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Riflettori puntati anche su Martina Lenzini, la prima giovane di proprietà della Juve che torna a Vinovo dopo essersi formata in prestito in altre squadre di Serie A (una ventina le giocatrici che faranno lo stesso anche nella prossima stagione). Di fatto anche questo è un primo tassello che sa di futuro, in attesa di prendere in mano il copione della stagione 2022/23: tra le scene più attese, ci sono anche quelle che prevedono l’arrivo di due-tre innesti di altissimo livello europeo, che nel frattempo saranno seguite (sottotraccia) nella stagione a venire. Il nuovo progetto è da lungometraggio.

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