La Juve Under 23 corre forte: ma c’è già una squadra di ex che gioca tra A e B…

I ragazzi di Zauli si sono qualificati al secondo turno dei playoff nazionali di Serie C. Focus su tutti gli ex che giocano in massima serie e in cadetteria

L’Under 23 della Juve affronterà il Padova nel secondo turno dei playoff nazionali di Serie C: altro scoglio difficile per i ragazzi di Zauli che sognano la promozione. Ma c’è un’altra squadra – idealmente composta da tutti gli ex della Seconda squadra bianconera – che milita già in categoria superiore. Sono ventisette (ma bisognerebbe aggiungerne due: Nicolussi Caviglia, che era tra i convocati di Allegri per la finale di Coppa Italia, e Mosti, che ha appena vinto il campionato di C col Modena) i calciatori che giocano tra A e B, qualcuno ormai prossimo alla consacrazione, dopo aver fatto uno step di crescita importante a Vinovo.

DAL PRIMO ANNO

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Dodici calciatori non più bianconeri e ora in categorie superiori erano presenti nella rosa a disposizione di Zironelli nel primo anno di progetto, nella stagione 2018-19, quella in cui la formazione bianconera fece più fatica scontrandosi in una categoria nuova e complessa come la Serie C. Due di quel gruppo oggi sono in massima serie: Portanova gioca ormai in pianta stabile nel Genoa, Kastanos nella Salernitana, dove ci sono anche Dragusin e Delli Carri che son passati dall’Under 23 negli ultimi due anni. Beruatto insegue il sogno promozione in A con il Pisa, dove ha ritrovato Toure. Come Olivieri con il Perugia e Masciangelo con il Benevento. Mentre Fagioli e Zanimacchia la massima serie l’hanno raggiunta già nella regular season con la Cremonese, da protagonisti principali entrambi. Coccolo ha sofferto la retrocessione dalla cadetteria con l’Alessandria, Di Pardo deve ancora salvarsi con il Crotone. Nicolussi Caviglia è tornato in campo da poco, dopo aver patito un infortunio che non gli ha permesso l’anno scorso di esprimersi al Parma, dopo una buona stagione al Perugia. E c’è da ricordare anche Mavididi, che continua a fare il suo (otto reti fin qui) in Ligue 1 nel Montpellier, e Andersson, che milita in A danese con i Randes.

DAL SECONDO ANNO

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Fagioli e Zanimacchia si consolidarono tra gli adulti sotto la gestione di Pecchia, che ora li allena alla Cremonese e vorrebbe trattenerli pure in massima serie. Ma del secondo anno di Under 23 – quello che portò a vincere la Coppa Italia di categoria e vivere per la prima volta i playoff – c’è da menzionare anche Mota Carvalho, che fu protagonista nella prima parte di stagione e ora prova a trascinare a suon di gol il Monza verso il salto in Serie A, oltre a Dragusin e Delli Carri (ora alla Salernitana), Frabotta (all’Hellas Verona dopo aver trascorso l’intera stagione passata in prima squadra con Pirlo), Peeters (allo Standard Liegi, anche se attualmente fermo a causa di un virus che rischia di compromettergli la carriera agonistica) e Wesley (particolarmente in luce al Lugano); e ancora Vrioni (attuale vice capo cannoniere nel massimo campionato austriaco con il WSG Tirol) e Frederiksen (che continua a fare il suo nel Vitesse). In quella rosa cominciò a muovere i primi passi anche un giovanissimo Ranocchia, che poi si consolidò nell’anno successivo con Zauli: ora gioca nel Vicenza, ma è già in odore di Serie A (Sassuolo o Verona).

AD OGGI

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La gestione del primo anno di Zauli – che quest’anno ha allenato un gruppo più giovane e meno supportato dagli Over – ha lanciato altri talenti validi come Rafia (ora alla Cremonese), Felix Correia (in prestito al Parma, ma non sarà riscattato), De Marino (al Pisa) e Gozzi, Marques e Capellini, che hanno giocato quest’anno in seconda liga spagnola e sono stati seguiti da molti club. Non fa parte del conteggio ma va segnalato anche Mosti, di proprietà del Monza, che ha vinto il campionato di Serie C col Modena e si è dunque guadagnato sul campo la promozione in cadetteria. Molto altro, da Aké a Miretti – nel giro della prima squadra come De Winter e Soulé – il tecnico lo avrebbe ancora in mano ma il club finora non ha cambiato modus operandi sull’utilizzo della seconda squadra: coloro che tornano utili ad Allegri in prima sono sollevati dall’impegno in Under 23, anche se chiaramente tornerebbero utili (e farebbero la differenza) negli spareggi promozione. Ma ciò testimonia anche l’orientamento del lavoro svolto a Vinovo da inizio stagione dallo staff della Seconda squadra, che lavora in funzione dei colleghi della Continassa con un solo obiettivo: valorizzare i talenti del club e strutturare il percorso migliore per la loro crescita.

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