La Juve sorride: il progetto Pirlo prende forma. E con una difesa così…

Il tecnico bianconero vede finalmente i frutti del suo lavoro: la solidità del reparto arretrato fondamentale per ritrovare sicurezza e risultati

Alla fine, al buon Andrea, cosa vuoi dirgli? Ok, si potrebbe giusto puntualizzare per qualche pareggio di troppo in campionato (contro Crotone, Verona e Benevento), ma allo stato attuale la stagione della Juventus deve essere considerata positiva. Lo dicono i risultati, finalmente anche le prestazioni: qualificazione agli ottavi di Champions League con il primo posto nel gruppo G, momentaneo secondo in Serie A in attesa delle sfide di Milan, Inter e Roma e statistiche che possono far sorridere, eccome, mister Pirlo. Per esempio, quelli che portano là dietro, dove in difesa si fa passare poco, pochissimo: se in Europa i 4 gol subiti sono un dato sostanzialmente in linea con quello delle altre big (spicca il Manchester City a quota 1), i 10 in Italia permettono ai bianconeri di guardare tutti dall’alto in basso.

Ora Pirlo può sorridere

—  

Nessuno tiene il passo della Signora, a +2 su Napoli ed Hellas (12), a +3 su Milan e Sassuolo, le squadre più vicine. E non a caso, considerando tutte le competizioni, la Juve ha perso solamente una volta, il 28 ottobre in casa contro il Barcellona (0-2). Per il resto solo vittorie (cinque in Champions, sette in A), sei pareggi (A) e nessuna sconfitta. La fiducia può esserci, deve esserci: come ha spesso spiegato Pirlo, non c’è stato il tempo sufficiente per lavorare durante la pre-season allenandosi e sperimentando, di fatto, con l’arrivo dei primi match ufficiali. E ieri sera, dopo lo 0-4 in casa del Parma, il Maestro ha espresso tutta la propria soddisfazione per un progetto che inizia a concretizzarsi: ha visto la miglior Juve della stagione (spettacolare, al pari di quella del Camp Nou dell’8 dicembre), ancora una volta solida.

Reparto numero uno?

—  

Merito di una fase di non possesso che funziona alla grande, altrettanto bravi i singoli: Buffon è eterno e non fa rimpiangere Szczęsny quando il polacco si siede in panchina. L’insostituibile Danilo è – per rendimento – uno dei top in circolazione, Bonucci è il solito leader e De Ligt (rientro a dir poco fondamentale il suo) “studia” per diventare presto, prestissimo il numero uno al mondo. Così Chiellini potrà recuperare senza fretta – magari per essere al cento per cento nella fase decisiva della stagione -, idem Demiral, che Pirlo conta di avere a disposizione nel giro di 10-15 giorni. Altro dato, sicuramente non banale: a partire proprio dal 28 ottobre (k.o. a Torino con il Barça), la difesa subisce al massimo una rete. Una rarità nei cinque tornei di riferimento. Così la domanda sorge spontanea: la difesa della Juventus va considerata la migliore in assoluto? Rispondere sì non sarebbe utopia.

Precedente As: "Llorente, il Milan sfida la Sampdoria. Il Napoli lo libera a costo zero" Successivo Juve-Fiorentina, mai una partita banale: Chiesa osservato speciale