Giovanissima e solida, sicura dei suoi mezzi e spietata: anche a Verona la Juventus di Motta mette in scena la stessa impressionante performance ammirata una settimana fa contro il Como, unendo la freschezza di una linea mai così verde alla certezza dei propri mezzi tipica dell’esperienza. E in questo scenario l’errore del singolo svanisce in fretta, metabolizzato dall’organismo squadra, e tutte le componenti performano al meglio, anche andando oltre le proprie potenzialità. Come Mbangula, ala esplosiva che non fa rimpiangere quel Chiesa fuori rosa: dopo il gol e assist all’esordio, altro assist al Bentegodi e penalty procurato. E c’è chi il proprio potenziale semplicemente lo conferma, con una serenità mai vista dai tempi di Firenze, segnando sia un gol da vero killer d’area sia un rigore di pura freddezza: Dusan Vlahovic, il 9 della Juventus che è tornato a far sognare tutto il popolo bianconero e a riportare in vetta da sola la Vecchia Signora. Nel mezzo, la favola di Savona che, come Mbangula alla prima giornata, bagna l’esordio da titolare con un gol sognato settanta metri, quelli corsi per iniziare e chiudere l’azione. Un giovane dopo l’altro, aspettando Koop e Sancho: questa Juventus fa paura dentro e fuori dal campo.
Juve mai vista, Motta riscrive i record. Cambiaso play totale
Motta riscrive i suoi record: con Savona (21) e Fagioli (23) al posto di Thuram (23) e Weah (24) non solo in campo di nuovo non ci va nessuno oltre i 27 anni, come all’esordio col Como, ma addirittura l’età media della Juventus si abbassa ancora, risultando la più giovane di sempre. E con sei undicesimi italiani, perseguendo Cambiaso, alzato sulla linea d’attacco, continua nel suo ruolo di playmaker totale, passando attraverso tutte le azioni bianconere; il Verona risponde ad altissima intensità tenendo di più il possesso e riuscendo anche a farsi pericolosa con Suslov e Mosquera, con Gatti – confermato capitano – e Bremer che confermano la grande intesa di inizio stagione. Squillo anche della Juve prima del ventesimo, ci prova a giro Locatelli da fuori area, Montipò vola a mettere in angolo con una gran parata.
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