La Juve ritrova Tudor: con lui il Verona corre mentre Allegri insegue… Pirlo

Con 19 reti in 7 gare (da quando il croato siede in panchina) i gialloblù hanno il miglior attacco del campionato. I bianconeri invece hanno 5 punti in meno rispetto alla scorsa stagione

“Pirlo mi ha voluto a Torino, poi mi ha messo sullo stesso piano di Baronio e dell’analista. Ma è sbagliato, io sono un allenatore”. Queste ed altre sono state le parole del commiato juventino di Igor Tudor, difensore bianconero a cavallo degli anni ’90 e 2000 e vice di Andrea Pirlo nella passata stagione, pronunciate lo scorso 2 giugno.

Ma i macigni dell’ex giocatore croato hanno trovato un bersaglio anche nel club di Agnelli: “È stata una stagione dura (20020-21, ndr), ma alla fine siamo riusciti a qualificarci per la Champions League, abbiamo anche vinto la Coppa Italia, eppure ci hanno cacciato. Mi dispiace e non lo trovo giusto. Ma ho deciso una cosa: non sarò mai più l’assistente di nessuno”, ha dichiarato al quotidiano sportivo croato Sportske Novosti.

Tudor, ex difensore col pallino dell’attacco

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Detto fatto, Tudor senza rimpianti ha scisso i suoi destini dalla Juve e da Pirlo, e si è accasato al Verona, rilevando Eusebio di Francesco dopo tre gare, terminate con tre sconfitte della squadra veneta. Con lui i gialloblù hanno cambiato passo, conquistando 12 punti nelle successive 7 gare, frutto di tre vittorie – contro le romane e lo Spezia – e tre pareggi, contro un’unica sconfitta, a San siro contro il Milan. Tanti i gol subiti (11), ma molti di più quelli realizzati, ben 19, cinque in più di quanti la Juve ne abbia realizzati fin qui. Anzi, con il croato in panca il Verona vanta il miglior attacco del campionato: nessuno ha realizzato 19 reti in 7 giornate. Sommate alle tre pre-Tudor, il parziale realizzativo del club veneto sale a 22 reti, tante quante il Napoli capolista. Da vice Pirlo Tudor si occupava in particolare della difesa: a Verona sta dimostrando di saper fare girare l’attacco, e a pieni giri. Così, mentre Pirlo in queste ore sta pensando al Genoa, Allegri dovrà dare un’altra mandata alla fase difensiva bianconera, dopo l’ultimo quarto d’ora dissennato contro il Sassuolo, che è costato alla squadra non solo il tredicesimo gol subito (al 95’, il nono su 13 nella ripresa), ma soprattutto la seconda sconfitta casalinga, in una gara che avrebbe dovuto inaugurare al meglio il trittico di avvicinamento alla sosta novembrina.

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Allegri insegue…Pirlo (e Tudor)

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Fra la Juve di Allegri e Tudor sarà il primo incrocio: l’allenatore livornese finora ha totalizzato 818 punti in serie A, l’altro 47. Ma il confronto che si riapre è quello a distanza con Pirlo, che nella scorsa stagione, dopo 10 gare, aveva comunque 5 punti in più in classifica e un distacco dalla prima di 6 punti. Con l’allenatore bresciano i gol subiti erano stati 6, contro gli attuali 13 (record negativo dal 1988-89), e in questo dato c’è anche lo zampino di Tudor. Allegri aveva fatto registrare il suo maggior svantaggio dalla capolista nella stagione poi di grazia 2015-16: dai -11 dalla Roma passò a una epica rimonta che condusse la squadra allo scudetto. Con Pirlo la prima sconfitta in campionato arrivò alla 14esima giornata (il k.o. casalingo contro la Fiorentina), con Allegri alla seconda. Fra i due allenatori c’è però un filotto positivo ancora aperto: la Juve è andata a segno in tutte le ultime 9 trasferte di campionato (18 gol). Dal canto suo, il Verona di Tudor ha vinto tutte le ultime tre gare al Bentegodi. Inutile dire che ognuno dei due allenatori punta ad allungare la sua serie. E che con una vittoria il Verona aggancerebbe in classifica la Juventus.

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