La Juve cosa se ne fa di Chiesa? Ecco tutti i dubbi sulla trattativa

ROMA – Strana storia, quella di Chiesa. Strana vista da ogni parte, dalla parte juventina, dalla parte fiorentina, dalla parte…chiesina. Strana e ingarbugliata, spinosa, scivolosa, una di quelle vicende che non arricchisce nessuno. Cominciamo dalla Juve. Domanda semplice e banale: che se ne fa di Chiesa? Ha un esercito di esterni, quasi tutti di qualità tecnica superiore al viola che eccelle nei dribbling, è vero, ma quando ha campo, quando butta la palla avanti e salta l’uomo in velocità, non come Cuadrado, non come Douglas Costa che dribblano in pochi centimetri. In attesa dello schieramento definitivo (lo capiremo quando rientrerà Dybala), Pirlo dovrà capire anche come impiegare un giocatore che, arrivato al quinto campionato di Serie A da titolare, non ha ancora un ruolo definito. Se fa l’attaccante, segna poco. Se fa l’esterno a tutta fascia, segna ancora meno. La Juventus in questo momento, impaziente di liberarsi di qualcuno, può schierare sull’esterno Cuadrado, Alex Sandro, Douglas Costa, Kulusevski, Bernardeschi, Frabotta e fra un po’ Chiesa. Sette esterni per due posti.

Commisso costretto a liberarsi di Chiesa

Magari è il futuro del calcio e noi non lo abbiamo capito. Passiamo alla Fiorentina. In questo caso la stranezza sta nel finale della vicenda, proprio nell’atto finale. La società decide che, in assenza di Ribery, vada a Chiesa la fascia di capitano nella gara che potrebbe segnare il suo addio a Firenze. I tifosi intervengono e “consigliano” di non macchiare la fascia di Astori, quella col DA13 e i colori dei quartieri di Firenze, sul braccio di un prossimo juventino, così Chiesa indossa la fascia comune, quella della Lega. Si poteva evitare consegnando i gradi di capitano a chi resterà di sicuro a Firenze. Un anno fa, appena arrivato a Firenze, Commisso fece un investimento di credibilità sulla conferma di Chiesa, ora è quasi costretto a liberarsene.

Chiesa non è un campione e la scelta della Juve è strana

Strano, il mercato. E attenzione: se la Fiorentina non si muove in fretta, rischia il bis con Milenkovic, elemento più prezioso di Chiesa. Infine il giocatore. Prima della Juve erano arrivate offerte da club stranieri, ma ha preferito puntare tutto sul club bianconero perché, nell’anno che porta all’Europeo, non voleva allontanarsi dagli occhi di Mancini. Mah. A noi sembra una scelta strana. E’ proprio sicuro che alla Juve avrà più spazio che in un bel club inglese o spagnolo? Con quella massa di esterni, per giocare titolare deve fare un doppio salto di qualità che a Firenze non si è mai intravisto. È rimasto nella dimensione del giocatore bravo, ha sfiorato ogni tanto quella del giocatore forte, ma mai si è avvicinato a quella del campione che oggi, al Franchi, ha un solo rappresentante: Franck Ribery. Vuole vincere, è umano e naturale. Anche Bernardeschi ha fatto la stessa scelta, voleva vincere e ha vinto. Ma da riserva, da comprimario, a tratti perfino da emarginato. Come l’altro Federico viola, sta ancora cercando di capire il suo ruolo, Allegri lo aveva provato interno, anche Sarri ci aveva fatto un pensierino. Ma Chiesa non si preoccupa dell’esempio. E’ sicuro di sé e dei suoi 7 gol a campionato.

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