La gaffe di Lotito: “Amatrice in Abruzzo”. E poi sul Campobasso…

Il presidente biancoceleste, in lista al Senato con Forza Italia nel collegio del Molise, alla presentazione delle liste fa confusione con la geografia e poi si offre di rilanciare il club di calcio “come risarcimento: la Lazio lo mandò in B nel 1987”

“Quando mi hanno indicato la regione Molise sono stato onorato perché mio nonno materno è abruzzese; Amatrice, Campotosto, sono zone con delle peculiarità identiche a quelle del Molise”. Questa frase pronunciata stamattina durante la presentazione dei candidati di Forza Italia alle Politiche in Molise ha scatenato una polemica attorno al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che è candidato in regione al Senato. Sui social in tanti hanno preso di mira Lotito ricordando che Amatrice non si trova in Abruzzo (era comunque nella provincia dell’Aquila fino al 1927), ma nel Lazio. Nello stesso intervento a Campobasso il presidente biancoceleste è inciampato quando ha parlato delle potenzialità turistiche del Molise chiamando la località sciistica di Campitello Matese “Civitello Matese”.

Risarcimento

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Il numero uno biancoceleste ha cercato di correre ai ripari rifugiandosi nel calcio: “Io voglio risarcire il Campobasso perché la Lazio nel 1987 in uno spareggio a Napoli determinò la retrocessione del Campobasso, oggi quindi la Lazio deve ridare qualche cosa al club e io sono a disposizione”. Così ha risposto all’ipotesi di un suo possibile intervento per riportare il Campobasso Calcio “nel calcio che conta” dopo la recente estromissione della squadra molisana dal campionato di Serie C.

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