La folla per il pullman e la Supercoppa in campo: la festa dei tifosi dell’Inter

Grande atmosfera al Meazza con giochi di luce e applausi per tutti. Il trofeo conquistato in Arabia a centrocampo dopo il riscaldamento. Per Skriniar il primo coro della Curva Nord e, al momento della lettura delle formazioni, più applausi che fischi per lo slovacco

E’ stato un prepartita ricco di emozioni quello di Inter-Empoli per i nerazzurri. I giocatori sapevano che l’accoglienza sarebbe stata particolare, ma lo hanno capito addirittura prima di entrare allo Stadio visto che, quando sono arrivare allo stadio, hanno trovato due ali di folla ad attenderli sulla strada. Sciarpe, bandieroni, fumogeni, maglie e striscioni: migliaia di persone hanno accolto Skriniar e compagni prima dell’ingresso nel garage di San Siro dell’autobus, costretto a percorrere l’ultimo tratto a passo d’uomo.

SUPERCOPPA IN CAMPO

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La celebrazione per la vittoria della Supercoppa al Meazza è stata altrettanto suggestiva. Le luci dello stadio si sono spente e sui maxischermi sono state trasmesse le immagini del netto successo nel derby di Riad contro il Milan. In particolare quelle dei gol e quelle della premiazione sono state salutate dai boati della gente. In mezzo al caldo, sola su un piedistallo, la Supercoppa, illuminata da una luce “dedicata”. E’ stata una cerimonia sobria, ma che è piaciuta ai 70.000 di San Siro.

SKRINIAR PIU’ CORI CHE FISCHI

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E l’accoglienza allo slovacco che ha detto no al rinnovo di contratto con l’Inter? Ormai manca solo l’annuncio del suo passaggio, in questa finestra di mercato o in estate, al Psg, ma il popolo nerazzurro per ora non intende contestarlo. Il primo coro della Curva Nord è stato proprio per lui e al momento dell’annuncio delle formazioni, quando lo speaker ha gridato il nome di Skriniar, ci sono stati sporadici fischi, ma soprattutto applausi. Milan, dal canto suo, indossa la fascia da capitano e sembra sereno. Durante il riscaldamento ha “spinto” come al solito ed è sembrato concentrato. Inzaghi a Sky lo ha certificato pochi minuti prima dell’inizio della gara: “Basta vederlo giocare e allenarsi per capire che con la testa è qua, con noi. Lo vedo concentrato, ha la maglia dell’Inter addosso e, senza Handanovic e Brozovic, è il terzo per presenze e dunque il capitano. La società sta cercando di risolvere la questione in qualche modo, ma per me contano soltanto il campo e le partite”.

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