La Fiorentina sfiora l’impresa in 9. Ma Belotti c’è sempre e il Toro si salva

Partita piena di emozioni: un rigore negato ai granata, i viola vanno in vantaggio con Ribery nonostante l’espulsione di Castrovilli. Il Gallo firma il pari all’88’ dopo che Prandelli aveva subito un altro rosso, quello di Milenkovic. Pali e occasioni da una parte e dall’altra

Dal nostro inviato Mario Pagliara

29 gennaio – Torino

Un indomito Gallo allo scadere evita al Toro di incassare il k.o. contro una bella Fiorentina e dopo aver giocato più di mezz’ora con l’uomo in più e più di venti con la doppia superiorità numerica. Serata da mea culpa per i granata, che di buono hanno solo il decimo centro in campionato di Belotti, mentre Prandelli rientrerà a Firenze con tante certezze in più e lucidandosi un Ribery sontuoso (suo l’uno a zero momentaneo). Finisce in pari una sfida che a un certo punto si trasforma in un saloon: espulsi Castrovilli, Milenkovic e due collaboratori, uno per parte.

Bella viola

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Il potenziale di qualità, spesso inespresso, della Fiorentina è, in qualche modo, concentrato nella prima mezz’ora di questa serata torinese. Visto da vicino, somiglia tantissimo al poster di un percorso fatto di rimpianti, di quanto insomma potrebbe essere bella la squadra di Prandelli. E di quando poche volte, invece, gli è riuscito. Ariosa, avvolgente e anche pericolosa: nella prima mezz’ora la Fiorentina mette alle corde il Toro, ma si porta dietro il peccato originale di non capitalizzare. Un po’ per sfortuna, come accade dopo dieci minuti quando Vlahovic prende in pieno il palo, servito da una magia centrale di Ribery (favorito dal grande ritardo di Rincon e dall’errore di lettura di Lyanco), e un po’ per la bravura di Alessandro Buongiorno (il migliore del trio difensivo granata nei primi 45’): il suo anticipo, poco prima della mezz’ora, vale quasi un gol fatto, evitando alle punte viola di battere comodamente a pochi passi da Sirigu.

Fermi al palo

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Il Toro di Nicola in avvio non è certamente quello furente e cattivo atteso e immaginato in questa vigilia. Si abbassa tanto, non riesce e rispondere alla qualità del centrocampo avversario, e soffre. In contropiede, i granata provano a uscire dopo la mezz’ora. Come al 29’: Zaza lancia Lukic che colpisce di testa e viene abbattuto da Dragoswki. Un intervento da rigore, anche perché le immagini poi mostreranno che il fuorigioco del serbo in partenza non c’era, sotto gli occhi del designatore Rizzoli in tribuna. Ma l’occasione più ghiotta arriva al 39’ ed è del Toro: dall’uno-due con Belotti, Zaza si ritrova da solo davanti a Dragowki, non sceglie l’opzione della precisione ma preferisce sparare un missile sulla traversa. All’intervallo pari in tutto: per i pali e per il punteggio.

Var protagonista

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Quando si riparte nella ripresa, la Var diventa subito protagonista: dopo quattro minuti, Ribery inventa e lancia nuovamente Vlahovic verso la porta. Stavolta il serbo si libera della marcatura blanda di Lyanco e stende Sirigu, in presa diretta Di Bello e i suoi collaboratori in campo assegnano il gol ma interviene Banti al Var segnalando la posizione di fuorigioco: gol annullato, l’urlo viola resta in gola. Il Toro reagisce (12’) con un fendente di Belotti, di poco a lato. Due minuti dopo Di Bello sbaglia ancora valutazione in campo costringendo nuovamente Banti dal Var all’intervento: al 14’ Castrovilli abbatte Lukic fuori area ma lanciato verso Dragowski, con la porta spalancata davanti. Di Bello ammonisce Castrovilli, ma, richiamato al monitor da Banti, si accorge che il fallo impedisce la realizzazione di una chiara occasione da rete ed espelle il centrocampista viola. Fiorentina in dieci. Prandelli corre ai ripari inserendo Pulgar per Venuti, Nicola accelera con l’innesto di Verdi (per un pessimo Linetty) e ridisegnando il Toro con il 3-4-1-2.

Frank e Gallo

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Sei minuti dopo, però l’equilibrio si sblocca e l’inerzia della serata si sbilancia dalla parte della Fiorentina grazie a una magia di Ribery. Il francese duetta che è un piacere con Bonaventura, mandando fuori giri Lukic, Rincon e girando intorno a un frastornato Lyanco, infilando alla fine della corsa Sirigu in disperata uscita. La partita sale di tono, diventa quasi un saloon: così, al 26’, Milenkovic rifila una testata e una spinta a Belotti nel corpo a corpo: Di Bello espelle il difensore serbo, giallo per il Gallo. Fiorentina ora in nove (subito dopo entra Igor per RIbery), Toro in doppia superiorità numerica passa al 4-2-4 pelle con l’innesto di Murru (per Lyanco) e Baselli (per Lukic). Al 35’ il furore di Singo in corsa sbatte sulla traversa, il Toro spinge e riesce a sfondare a due minuti dal novantesimo quando Belotti in area raccoglie l’assist di Verdi. Fa uno a uno, è il suo decimo gol in questo campionato. I sette minuti di recupero non cambiano il punteggio: il Toro gira nuovamente a vuoto.

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