La figlia di Bruno Beatrice: “Mio padre ucciso dai raggi X, non servono luminari”

FIRENZELa tragica scomparsa di Gianluca Vialli sembra aver scoperchiato un qualcosa, che in questi giorni sta emergendo prepotentemente. Prima le dichiarazioni di Dino Baggio, che ha confessato di temere un legame tra sostanze assunte dai calciatori in attività e le malattie palesatesi successivamente, poi le drammatiche esternazioni di Brambati e di Radocioiu. Fino ad affondare ancor più indietro nella memoria, come testimoniato da Claudia Beatrice ai microfoni della Rai.

Claudia Beatrice: “Raggi X per la pubalgia, così è morto mio padre”

La primogenita di Bruno Beatrice, ex calciatore tra le altre della Fiorentina negli anni Settanta, scomparso a soli 39 anni a causa di una leucemia, ricorda: “Anche se l‘inchiesta penale sul caso di nostro padre fu archiviata, ci sono stati altri giocatori di quella squadra deceduti dopo aver contratto malattie importanti. Mio padre si sottopose a una terapia di raggi X per guarire dalla pubalgia, con sedute che duravano dai 30 ai 45 minuti, cui si sottoponeva a giorni alterni. Calcolando l’esposizione per la frattura a un dito o una gamba, non servono luminari per arrivare alla conclusione“.

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