La fantasia italiana al potere nell’Europeo del bel gioco

Per conquistare il titolo serviva più calcio. L’Italia di Mancini ha concluso con il 53,6% di possesso palla, il primo posto nella classifica dei tiri, il terzo in quella dei passaggi effettuati e il secondo in quella dei chilometri percorsi

Da Euro 2020 esce un calcio un po’ diverso da quello cui eravamo più abituati. O meglio, esce un calcio molto vicino a quello giocato dalle squadre di club dei Paesi guida: più elaborato, meno dipendente dalle magie dei campioni, più offensivo rispetto al passato, in scia a una tendenza emersa nel dopo lockdown e favorita dalle anomalie delle gare a porte chiuse e della possibilità di cambiare mezza squadra durante la partita.

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