La denuncia di Carolina Morace: “Non solo calcio, la nostra società omofoba e razzista”

Carolina MoraceCarolina Morace

Carolina Morace ha rilasciato alcune significative dichiarazioni ai microfoni di Radio Anch’io Sport, durante la diretta su Radio 1. L’attuale allenatrice della Lazio femminile, club militante in Serie B, ha esternato il proprio disappunto nei confronti del mondo del pallone ma anche sulla società italiana in rapporto alle “diversità”, di genere e non solo.

La denuncia della Morace

Carolina Morace
Carolina Morace (getty images)

Oltre a soffermarsi sulla propria esperienza alla guida della Lazio, Carolina Morace ha parlato della società italiana, a detta sua, con una visione particolarmente discriminatoria nei confronti delle diversità di ogni tipo: “Quando si rivedrà una donna sulla panchina di una squadra maschile? Quando chi sceglierà, lo farà con più attenzione. Noi donne, per allenare, dobbiamo avere un background incredibile. La nostra è una società omofoba e razzista. E parlo in generale, non solo per quanto riguarda il calcio. Dico tutta la societù. Questo è sotto gli occhi di chi come me ha vissuto all’estero. Succede la stessa cosa nella politica e nel giornalismo, c’è ancora gente che si deve nascondere e questo, nel rispetto delle diversità, ci fa stare indietro agli altri Paesi. Noi siamo un popolo abituato a giudicare e ci fa stare chiusi nel nostro mondo”.

Un pensiero, poi, sugli effetti della pandemia: “Il calcio in generale, non solo quello femminile, sta subendo un danno enorme da questa pandemia”. “Che tipo di ragazze si avvicinano al calcio femminile? Oggi forse per una donna che arriva magari da una zona più ricca è più probabile che si punti più su uno sport come il tennis o il padel. Questo è un allarme per il nostro sport anche se credo che con le partite in tv e la maggiore visibilità avuta anche a seguito del Mondiale le cose siano migliorate”.

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