La Curva Sud prepara il derby del tifo: ritrovo a San Siro all’ora di pranzo

Sciarpe, bandiere e cori: gli ultrà chiamano a raccolta il popolo rossonero. Il pullman della squadra passerà sotto la curva

Ci si arrangia come si può. Per ciò che permette – molto poco, praticamente nulla – il tifo vissuto in tempo di pandemia. C’è chi sostiene che se gli stadi fossero pieni, il Milan non sarebbe dov’è ormai da un anno. Punti di vista. Ma tanti altri si rammaricano di non potersi godere dal vivo la propria squadra del cuore in cima alla classifica, là dove mancava da tanti anni. E così per far sentire la vicinanza ai giocatori, non resta che la strada social. Oppure, come fanno gli ultrà, scegliere i momenti chiave della stagione per una fugace apparizione – in strada, è chiaro – in modo da portare la propria passione in forma diretta a tangibile.

I precedenti

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La Curva Sud Milano l’ha fatto diverse volte. In un paio di circostanze una delegazione è andata a Milanello – il giorno del raduno e prima della trasferta col Sassuolo –, altre tre volte gli ultrà si sono ritrovati nei pressi di San Siro. È successo prima del derby di andata (pullman “scortato” da decine di moto e scooter bardati di rossonero), della partita con la Lazio (pullman passato in mezzo a una imponente “torciata” nel viale che conduce allo stadio, come si vede nella foto), e del derby di Coppa Italia (pullman omaggiato da un picchetto di tifosi con lo striscione “Di Milano vanto e gloria. Conquista la vittoria”).

Folklore e segnale

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Questo derby ovviamente non farà eccezione, anzi. La posta in palio è altissima e la Curva Sud nelle ore scorse ha diffuso un comunicato per raccontare come si organizzerà il giorno della partita. Ovvero: ritrovo domenica alle 12.30 a San Siro davanti al cancello 14, in modo da salutare la squadra che passerà sotto la curva Sud. Indicazioni imprescindibili: portare una bandiera, una sciarpa, qualunque cosa possa servire per “creare quel folklore da brividi che i giocatori del Milan da troppo tempo non vedono più. È il momento di dare un segnale, di mostrare ai ragazzi la nostra vicinanza e il nostro amore che questi mesi difficili non hanno minimamente scalfito”. Resterà ovviamente alta l’attenzione sui potenziali assembramenti.

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