La cura di Max: ecco le tre mosse per una Juve da scudetto

Difesa solida, play e nuovi gol, così Allegri vuole rilanciare la squadra. Senza dimenticare il mercato: le prime scelte sono Locatelli e Gabriel Jesus

Due anni fa, quando venne esonerato, Massimiliano Allegri lasciò una Juventus solida e in salute, reduce da 8 scudetti di fila. Adesso la ritrova al quarto posto e con la stretta necessità di colmare il gap con l’Inter. L’obiettivo è tornare a lottare per lo scudetto e il tecnico specialista della Serie A (6 tricolori conquistati tra Juventus e Milan) ha già in mente come fare: dalla difesa da blindare al centrocampo da ricostruire fino all’attacco, che deve diventare CR7 indipendente, vi raccontiamo la cura Max in tre mosse.

La difesa: rialzare il muro

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Primo comandamento: non prendere gol. La Juventus di Allegri riparte da dove si è fermata, ovvero la miglior difesa del campionato. Max aveva Chiellini, Bonucci e Barzagli e sulla BBC ha costruito i cinque scudetti di fila. Barzagli si è ritirato quando Allegri è stato esonerato, nel frattempo però a Torino è sbarcato De Ligt. Il tecnico ripartirà dai vecchi concetti di gioco: niente più difesa alta, si torna a comandare nella propria area. Questo permetterà di esaltare le caratteristiche degli uomini a sua disposizione. A cominciare da Chiellini, di cui Allegri ha chiesto la conferma (il rinnovo del contratto per un’altra stagione ormai è soltanto una formalità). Vuole quattro centrali forti e intercambiabili, perché una squadra che lotta per lo scudetto ha bisogno di ricambi all’altezza. Se Demiral partirà, sarà sostituito da un profilo adeguato (Milenkovic della Fiorentina è un nome che piace) altrimenti il pacchetto arretrato è di suo gradimento già così: insieme a Chiellini (che andrà centellinato), Bonucci e De Ligt saranno i pilastri della difesa 2.0 del tecnico. Bisognerà però ritrovare le antiche certezze per non commettere più quegli errori che possono costare cari. Attenzione ai dettagli e concentrazione massima.

Il centrocampo: tecnica, corsa e… Locatelli

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Da anni il centrocampo è l’anello debole della Juventus. Pirlo aveva scelto di giocare senza un regista perché non aveva un giocatore con le caratteristiche da play, Max è partito proprio da lì per costruire la sua Juve. La prima richiesta fatta a Federico Cherubini è stata un mediano da piazzare davanti alla difesa che mescoli tecnica e fisico. Un giocatore che sappia costruire ma anche distruggere se la situazione lo richiede. L’identikit porta dritto a Manuel Locatelli, che Allegri considera il miglior centrocampista italiano. La Juve in mezzo ha bisogno soprattutto di equilibrio e il tecnico punta a ritrovarlo mettendo Locatelli al centro del gioco, Con l’azzurro in cabina di regia, Bentancur può tornare a fare la mezzala, che è il ruolo in cui il tecnico bianconero lo vede meglio. Così come il nuovo allenatore s’aspetta molto da Rabiot, altro centrocampista che nella sua testa può rendere al meglio se impiegato da mezzala. Un centrocampo giovane (età media 24 anni) e di gamba, perché nella nuova Juventus c’è posto solo per gente che ha voglia di correre e di lottare.

L’attacco: fari su Gabriel Jesus

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La Juventus versione 2021-22 parte con un grande interrogativo: Cristiano Ronaldo sarà ancora un giocatore della Juventus? La risposta l’avremo, molto probabilmente, solo a Europeo finito, perché adesso il numero 7 portoghese è concentrato solo sulla sua nazionale. In ogni caso Allegri sta lavorando sull’attacco del futuro, che deve essere meno CR7 centrico. Nell’ultima stagione Cristiano ha segnato il 34% dei gol della Juventus, lasciando agli altri compagni di reparto solamente le briciole. Max vuole una squadra che abbia più soluzioni offensive e porti più uomini in zona gol. Se il portoghese se ne andrà, Allegri chiederà un attaccante giovane ma che abbia già una notevole esperienza in campo internazionale. Il suo preferito è Gabriel Jesus (che potrebbe arrivare anche in caso di permanenza di Cristiano se il Manchester City dovesse aprire al trasferimento in prestito), brasiliano per tutte le stagioni, che può fare la punta centrale ma anche l’esterno e porta in dote un discreto numero di gol (solo 14 nell’ultima stagione, ma nelle due precedenti è sempre superato quota 20). L’alternativa è Mauro Icardi, che potrebbe diventare un affare soprattutto nel caso in cui il Psg volesse inserirlo in uno scambio con Ronaldo. A prescindere da chi arriverà, Allegri spera di risvegliare anche la vena realizzativa degli attaccanti che ha già, Dybala e Morata.

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