La Colombia vince 3-2 col Perù ed è terza. In gol Cuadrado e Lapadula

I Cafeteros si impongono in rimonta con una rete di Diaz al 94’, aggiudicandosi la finale di consolazione. Inutile il momentaneo pareggio del bomber del Benevento

Cinque reti e 95’ d’intensa battaglia che consegnano alla Colombia il gradino più basso del podio. La finale per il terzo e quarto posto premia i Cafeteros, lasciando l’amaro in bocca a un Perù beffato a pochi secondi dal fischio finale, quando i rigori sembravano inevitabili. Al Mané Garrincha di Brasilia brilla ancora una volta Cuadrado, che chiude il torneo con un’altra prestazione maiuscola condita dal gol che avvia la rimonta colombiana a inizio ripresa. Il migliore in campo è però il bomber del Porto, Luis Diaz, autore di una doppietta che gli consente di agganciare Messi in cima alla classifica marcatori del torneo con quattro centri. Sua la zampata in pieno recupero che firma il 3-2 finale. Alla Blanquirroja non basta il fiuto di Lapadula.

uragano diaz

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Cuadrado e Zapata unici “italiani” in campo dall’inizio in una Colombia partita piano per chiudere in crescendo. I Cafeteros sono subito padroni del gioco grazie alla capacità di palleggio in mezzo al campo garantita da Cardona, Barrios e Cuellar. L’esterno bianconero è invece la solita arma in più, ma per ingranare ci vuole tutto il primo tempo. La strategia di Gareca consente infatti al Perù di contenere le sfuriate avversarie senza troppi patemi, per poi colpire con rapide ripartenze che portano poco prima del riposo al gol di Yotun, ben imbeccato da Cueva.

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Copione opposto invece nella ripresa, complici le modifiche di Rueda (che cambia tre pedine nei primi 10’) e soprattutto la zampata di Cuadrado, che firma subito il pareggio su azione da calcio piazzato. Da lì in poi, la scena è tutta per Luis Diaz: il 24enne bomber del Porto beneficia dell’ingresso di Borja al posto di uno spento Zapata, avanza il raggio di azione e inizia a causare brividi a Gallese sgusciando tra le statiche maglie della difesa peruviana. Al 66’ il primo sigillo dopo due tentativi andati a vuoto, mentre al 93’ estrae dal cilindro un potente tiro dalla distanza che chiude i giochi tagliando le gambe al Perù. Tra le poche note positive per Gareca, ancora una volta la prestazione di Lapadula: il bomber del Benevento lotta, si sacrifica nei primi 45’ ed è l’ultimo ad arrendersi dopo l’illusorio 2-2 firmato all’82’ su calcio d’angolo. Chiude la sua prima Coppa America con un bottino di tre reti e l’affetto di una tifoseria che l’ha eletto nuovo idolo.

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