La B buca il video: Balata ha nostalgia di futuro

In attesa che con le riforme arrivino anche nuove regole e una più equa ripartizione delle risorse, la Serie B buca il video. Va, infatti, in onda addirittura in 4k dal “Ciro Vigorito” il match clou dell’11ª giornata, Benevento-Brescia, l’incrocio batticuore non solo per Pippo Inzaghi che ha lasciato ricordi indelebili sbriciolando record nella città sannita, abitata e vissuta nella sua bella casa adagiata alle Mura Longobarde in pieno centro. Mai una gara del torneo era stata trasmessa con questa tecnologia avveniristica, ennesimo successo tutt’altro che scontato della Lega impegnata a dare attenzione con una lente d’ingrandimento speciale a ciò che succede nel rettangolo di gioco. D’altra parte, se il valore commerciale dei diritti televisivi del torneo cadetto si è più che raddoppiato negli ultimi anni, suscitando interesse e trovando spettatori in tutto il mondo, generando risorse vitali per i club e tamponando così la crisi profonda aperta dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria, lo si deve proprio a questa capacità di innovarsi. Un’innovazione decisiva per produrre quella ricchezza indispensabile non solo per la B eppure non ancora sufficiente a rendere sostenibile la vita di diverse società. Insomma, bisogna saper guardare dentro lo scenario che si profila all’orizzonte del nostro calcio per anticipare il futuro. Lo ha fatto nel week end il presidente Mauro Balata in un convegno organizzato dal Rotary Club di Fiuggi ad Anagni dall’avvocato Alessandra Di Leggio, prossimo presidente del club, a cui ha preso parte come relatore. Il numero uno di Lega B ha esplicitato la sua visione della complessa materia in discussione che ha già prodotto ipotesi di riforme grazie alla determinazione del presidente della Figc Gabriele Gravina che ha idee chiare in proposito, conoscendo dal di dentro il sistema. Non sfugge neanche a lui l’insostenibilità della situazione con tante società che soffrono o arrancano. Bisognerà avere nostalgia di futuro tenendo tutto insieme con norme univoche non più derogabili. Senza cupidigia ed egoismi faziosi, quasi sempre anticamera di clamorosi fallimenti come dimostrano certi ridimensionamenti calcistici patiti da grandi città non solo del Sud e puntualmente dietro l’angolo.

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