Kvara, Lobotka e “Osi”: gli osservati speciali e le mosse anti Napoli di Inzaghi

Limitare il georgiano, non far giocare il regista slovacco e bloccare l’attaccante nigeriano: ecco le priorità del tecnico nerazzurro in vista del big match in programma tra una settimana

Nella testa di Simone Inzaghi la formazione anti Napoli è “quasi” fatta e, con la scelta degli undici che partiranno titolari, ci sono anche le mosse tattiche per limitare gli azzurri di Spalletti. Con Onana titolare tra i pali, ci saranno Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries e Dimarco sulle fasce, Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan in mediana più Dzeko e Lukaku in avanti. Martinez, reduce dalle vacanze post Mondiale, probabilmente tornerà dal 1’ a Monza; Brozovic, che si è tagliato le vacanze, per qualche giorno lavorerà a parte e (al 99%) non sarà rischiato soprattutto dopo il fastidio alla coscia destra accusato nella semifinale contro l’Argentina.

GABBIA ANTI KVARA

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Il pericolo numero uno è il georgiano che partirà dalla fascia sinistra, dopo aver superato la lombalgia che gli aveva fatto perdere le ultime tre gare di campionato prima dello stop per Qatar 2022. Kvara non può essere limitato con un solo uomo ovvero con Dumfries, che peraltro ha caratteristiche assai offensive: per non fargli prendere velocità nell’uno contro uno, obbligatorio costruirgli attorno una gabbia o se preferite andare a “prenderlo” con diversi giocatori. L’olandese si abbasserà per limitarlo, ma dovrà comunque conservare la gamba per ripartire. Non potrà dunque fare il terzino per non arretrare troppo il baricentro della sua formazione. Ecco perché l’ex Psv verrà aiutato da Skriniar che, tra i tre dietro, sarà quello che si allargherà su Kvara. Per non mettere in difficoltà lo slovacco risulterà fondamentale non obbligarlo ad affrontare un avversario lanciato in velocità perché con il dribbling l’azzurro può creare problemi anche a un elemento del valore di Milan. Quando il 77 si accentrerà, invece, su di lui sono pronti in prima battuta Barella ed eventualmente Calhanoglu, baluardo anche per i cross arretrati che l’ex Dinamo Batumi piazza quando arriva sul fondo.

PRESSIONE SU LOBOTKA

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Fresco di rinnovo del contratto, lo slovacco non può essere lasciato libero di giocare, almeno dalla propria trequarti in poi. Inzaghi sa bene che la formazione azzurra è quella che ha avuto il maggior possesso a partita nelle prime 15 giornate di Serie A (32 minuti e 53 secondi a incontro) e l’unico modo per contrastarla, è mettere pressione a Lobotka. Con chi? Probabilmente alzando in pressione la mezzala Mkhitaryan, ma fondamentale sarà pure il lavoro delle due punte, chiamate a schermare i passaggi in fase di costruzione dal basso. Dzeko e Lukaku, a turno, dovranno impedire che dai centrali difensivi o dai terzini la palla arrivi facilmente a Stanislav, che non avrà il passaggio illuminante di Pirlo, ma è bravo a tenere accesa… l’orchestra. Se lui fatica a mettersi in moto, il Napoli è (forse) più facile da limitare.

PERICOLO OSIMHEN

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E poi c’è il nigeriano che, in quanto punto di riferimento offensivo centrale e soprattutto capocannoniere del campionato, merita un trattamento speciale. Per lui è pronto Francesco Acerbi, che in queste settimane senza campionato ha avuto modo di studiarlo con attenzione. Dalle statistiche ha capito che a Victor non può lasciare neppure un metro perché il numero 9 ha messo alle spalle dei portieri avversari 9 palloni con 15 conclusioni nello specchio (35 in tutto). Il compito dell’ex laziale sarà complicato soprattutto sui cross che arrivano dai lati, ma attenzione pure a non concedergli la profondità. E non pensate che l’africano sarà condizionato dal fortuito e violento scontro avuto proprio a San Siro il 21 novembre 2021 con Skriniar: una “botta” che gli ha procurato fratture multiple scompose dell’orbita e dello zigomo sinistro. Il ricordo di quel ko lo porta ancora adesso visto che dal 17 gennaio scorso scende sempre in campo con una maschera protettiva nonostante le placche di titanio inserite durante l’intervento chirurgico e il tempo abbiano completamente risolto il problema.

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