Kulusevski-Chiesa: i botti al via e l’ultimo giorno. Ma quante difficoltà in uscita

L’attaccante della Fiorentina è l’ultimo colpo dei bianconeri in questa sessione. Solo nel finale gli attesi addii per alleggerire il monte stipendi

Un mercato di cambiamenti, con il classico botto finale che porta a Federico Chiesa, boom da 10 milioni di euro per il prestito biennale (2+8) con diritto di riscatto per ulteriori 40 più 10 di bonus. Questo è stato il mercato della Juventus, iniziato di fatto l’8 agosto con l’ufficializzazione dell’addio a Sarri e del bentornato a Pirlo, mister dell’Under-23 solo per qualche giorno. Da quel momento, come scelte individuali, alcune strategie sono cambiate. Non il diktat con l’obiettivo di ringiovanire una rosa non più verdissima e mantenere alto, altissimo il livello di competitività: niente Jorginho (il regista del Chelsea era un chiaro desiderio di Maurizio), ecco per esempio McKennie dallo Schalke 04. E oltre ad Arthur – valutato 72 milioni, Pjanic al Barcellona per 60 -, è stato colmato il gap dell’attaccante centrale, l’emergenza da risolvere. Sfumati Dzeko e Suarez – Milik era sullo sfondo -, non Morata, preso dall’Atletico Madrid in prestito biennale per 20 milioni complessivi: impossibile considerare lo spagnolo un ripiego, piuttosto un usato sicuro. Conosce l’ambiente a memoria, a Torino è diventato uomo e aveva una gran voglia di tornare. Verrebbe da dire, “bene così e tutti contenti”.

La questione cessioni

—  

A proposito di ricambio generazionale, super l’acquisto di Kulusevski dall’Atalanta, chiuso e ufficializzato a gennaio per 35 milioni più 9 di bonus: lo svedese ha impattato alla grande con la magia contro la Sampdoria, in bianconero ha tutto per esplodere. Fino a qui, tutto positivo: i dubbi riguardano le uscite di alcuni uomini – in ogni caso, fuori dal progetto -, confezionate solamente nel rush finale. A parte Matuidi e Higuain (all’Inter Miami ad agosto e settembre, ai due è stata pagata solo una parte dell’ultimo anno di contratto), nelle ultimissime ore hanno salutato Rugani, De Sciglio e Douglas Costa. Tutti in prestito secco.

il solito, immenso cr7

—  

Il primo va al Rennes per 1,5 milioni, gli altri gratuitamente al Lione e al Bayern Monaco: cessioni che forse avrebbero potuto garantire qualcosa in più – dicono i critici -, ma che comunque permettono al club di risparmiare circa 13 milioni netti a livello di ingaggio. Non male. Il rammarico, se così possiamo definirlo, riguarda Khedira: un “peso” economico non indifferente (il tedesco percepisce 6 milioni, contratto in scadenza nel 2021), finora mai convocato e fuori dal gruppo utilizzato da Pirlo per i primi match ufficiali. Se la Juve sia più o meno forte lo dirà il campo. Di certo è una squadra più giovane, che riparte da Chiesa, Kulusevski e ovviamente, dal solito, fenomenale “ragazzino” con il numero 7.

Precedente Napoli, il Golden Tulip Resort ospiterà l'isolamento Successivo Smalling, dal giallo al giallorosso: "Daje! Testa e cuore per la Roma"

Lascia un commento