Kudus, che viaggio: il provino in Ghana, il Nordsjaelland e il premio dell’Ajax

Benedetto quel provino sui campi della “Right to dream Academy”, un polo sportivo che in Ghana ha creato tre centri di formazione a Takoradi, a Dawu e a pochi chilometri dal fiume Mouhoun. Se non avesse trovato lungo la strada questo biglietto della lotteria, Mohammed Kudus non sarebbe volato in Danimarca nel 2018 per firmare con il Nordsjaelland e giocare nella Superligaen: 14 gol e 3 assist in 57 partite. Una tappa fondamentale per farsi conoscere in Europa ed entrare nelle grazie degli osservatori dell’Ajax, che nell’estate del 2020 hanno speso nove milioni per portarlo ad Amsterdam e al De Toekomst, che equivale alla storica cantera – La Masia – del Barcellona. E’ qui, a Ouder-Amstel, un piccolo paese di campagna, che Kudus ha iniziato a studiare i principi del “totaalvoetbal”, il famoso calcio totale all’olandese, prima con Ten Hag e ora con Schroeder, l’allenatore che ha deciso di trasformarlo da mezzala in centravanti: punta atipica, di manovra, tanto movimento e pochi punti di riferimento per chi deve marcarlo. Ma in grado di segnare con una regolarità da vero numero nove: due gol e un assist in due partite di Champions e tre reti in sei giornate in Eredivisie.

ASPETTANDO IL NAPOLI – Con Kudus, l’Ajax è convinto di aver fatto un’altra volta bingo sul mercato. A segnalarlo ai dirigenti olandesi era stato John Steen Olsen, lo stesso che aveva suggerito in passato l’acquisto di Ibrahimovic (quando giocava in Svezia, nel Malmö) e di Eriksen (ai tempi dell’Odense). Kudus ha cominciato a mettersi luce nell’Accademia “Right to dream”, Che in italiano si traduce così: “Il diritto di sognare”. Una struttura moderna, all’avanguardia, che opera in Africa e in Asia: da un anno è stata rilevata dallo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City. Mohammed Kudus è nato il 2 agosto del 2000 ad Accra. E’ alto un metro e 77, è mancino, pesa 70 chili. Ha firmato con l’Ajax un contratto fino al 2025. Potenza, velocità, agilità. Con Ten Hag, ora alla guida del Manchester United, aveva faticato a trovare spazio con continuità. Con Schroeder è diventato un intoccabile, il finto centravanti di una squadra che in Champions ha travolto i Rangers (4-0), ha fatto soffrire il Liverpool (perdendo 2-1 all’89′) e il 4 ottobre affronterà in casa il Napoli.


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