Koulibaly: “Io coi razzisti ci parlo e provo a ragionarci. A volte è una causa persa…”

Il difensore francese ha affrontato la questione sociale in una intervista a Onze Mondial dove ha anche elogiato i napoletani

Il razzismo l’ha toccato con mano, l’ha affrontato. Kalidou Koulibaly continua a farlo, nella speranza di un mondo migliore. “Se sei razzista, devi avere un motivo. Non si odia una persona senza ragione. Per questo provo sempre a ragionare con chi è così, cercando di capire. A volte è una causa persa e ognuno va per la propria strada. Ma io mi comporto con amore, perché sono stato educato così: voglio bene a tutti e sono tollerante con chiunque, poi ognuno fa quello che vuole” ha spiegato il difensore in un’intervista rilasciata a Onze Mondial, di cui è stata diffusa un’anticipazione. “È un flagello, qualcosa che dobbiamo combattere – ha proseguito – e ciò che mi infastidisce maggiormente è che sta diventando un tabù. Siamo nel 2022 e il fenomeno è ancora forte. Esistono tante forme di razzismo, si parla del colore della pelle ma c’è anche la discriminazione territoriale. Bisogna capire che siamo tutti uguali, essere umani, ci distinguiamo solo per la personalità e il carattere”. Per questo ha elogiato Napoli e lo spirito di integrazione che si respira in città: “La gente qui è tollerante, gli stranieri sono amati. Sono “di colore” se così si può dire, e non ho mai avuto problemi. Mi sento apprezzato e come loro così amo anch’io i napoletani”.

In Francia

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Koulibaly è nato in Francia da genitori senegalesi e ha vissuto le tensioni razziali ancora troppo vive nel Paese. Dopo i consensi crescenti nei confronti dell’estrema destra di Marine Le Pen, il giocatore si è espresso con preoccupazione. “Gli estremismi sono sempre pericolosi, mi rattrista che tanta gente la voti. Ognuno ha le sue idee, ma il Front National è essenzialmente basato sul razzismo. Mi fa male che persone come quelle non accettino che io sia francese. Vogliono il cambiamento, lo capisco, ma non è questo il cambiamento che porterà soluzioni in Francia” ha osservato Koulibaly.

L’amico Milik

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Arkadiusz Milik, suo ex compagno al Napoli e oggi al Marsiglia, l’ha definito il miglior difensore in attività: “Non sono troppo d’accordo – dice Kalidou -, io do il mio meglio sul campo e cerco di fare le cose nel miglior modo possibile. Sono parole che mi rendono felice e mi ritengo fortunato ad aver giocato con lui, sapevo che avrebbe fatto bene perché è un ottimo attaccante, completo, che sa segnare in tanti modi. In allenamento ci sfidavamo sempre per gasarci”.

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