Kostic, Paredes, Milik: Allegri ha nominato tre nuovi “senatori”. In attesa delle star…

Sono i regali estivi meno glamour di Di Maria e Pogba ma non meno preziosi, se non altro perché al momento sono sani, al contrario delle due stelle a parametro zero, entrambe indisponibili

I nuovi moschettieri di Massimiliano Allegri vengono da campionati differenti ma hanno già dimostrato di essere da Juventus. Filip Kostic, Arek Milik e Leandro Paredes sono la faccia buona della Signora, regali estivi meno glamour di Angel Di Maria e Paul Pogba ma non meno preziosi, se non altro perché al momento sono sani, al contrario delle due stelle a parametro zero, entrambi indisponibili. A Parigi Allegri li ha schierati tutti insieme dal primo minuto, come con la Fiorentina, e i tre hanno dato un discreto contributo alla causa bianconera, aiutando la squadra a non crollare sotto i colpi di Neymar e Mbappé e partecipando alla reazione finale. Il tecnico insiste sul concetto di pazienza perché è convinto che ci voglia tempo per inserire gli ultimi arrivati, che potranno dare molto per qualità e sostanza. Kostic, Milik e Paredes hanno esperienza anche in campo europeo e saranno utili già nell’immediato, quando la Juventus dovrà affrontare il turno decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions (la sfida con il Benfica in casa) di sicuro senza il Polpo e forse anche senza il Fideo, che al 90% salterà la Salernitana ma proverà a recuperare per la Coppa, stavolta però senza dannose forzature.

Il tempo, dicevamo. In Francia è già andata meglio che a Firenze, quando Paredes (al debutto) e Kostic erano sembrati decisamente più spaesati. Evidentemente l’argentino al Parco dei Principi si sente ancora a casa, perché è sembrato nettamente più sicuro di sé e più padrone della situazione. I numeri della serata raccontano che Leo ha toccato in totale 102 palloni, più di ogni altro giocatore nella sua gara d’esordio in Champions con la Juventus. Segno che i compagni si fidano di lui e gli hanno già consegnato le chiavi della mediana. Paredes sa difendere il pallone ma anche verticalizzare, unisce la solidità alle idee, ai suoi ex sodali del Psg ha fatto sentire subito i tacchetti, mettendo subito in chiaro che sarebbe stata una battaglia. Da un suo angolo battuto corto è nata l’azione del 2-1, rifinita da Kostic e chiusa di testa da McKennie.

L’esterno serbo è stato decisivo con un cross pennellato per il ciuffo del texano, che si è fatto perdonare per non aver chiuso la partita contro la Fiorentina. I cross sono il motivo per cui Allegri ha voluto Kostic, debuttante in Champions League ma con un’Europa League vinta nella scorsa stagione con l’Eintracht Francoforte. E’ partito piano, forse intimidito dal confronto con i marziani parigini, ma nel secondo tempo è salito di livello, chiudendo la partita con 6 cross (nessuno tra Juventus e Psg ne ha fatti di più). Un bel passo avanti rispetto a Firenze, ma il tecnico da lui s’aspetta ancora di più, perché Vlahovic e ora anche Milik hanno bisogno delle sue parabole per trovare la porta con continuità.

Quanto a Milik, forse è l’acquisto più sottovalutato dello shopping estivo, ma anche quello che ha impiegato meno a inserirsi: subito in gol nella serata del debutto contro lo Spezia, appena pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, ha fatto il bis contro la Fiorentina e ha cercato il tris di capoccia in Europa. In Serie A ha una media di un gol ogni 54 minuti, meglio di Vlahovic (uno ogni 88’) e del capocannoniere Arnautovic (uno ogni 90’). Arek a Parigi è stato il migliore per duelli aerei vinti (2 su 2) e ha tirato in porta quanto Dusan (uno a testa). Era la prima volta che i due giocavano insieme dall’inizio e Milik ha confermato di poter essere una buona spalla per il serbo, perché permette a Vlahovic di sprecare meno energie, stazionando di più in area di rigore, mentre la punta polacca arretra per portare via l’uomo e andare a prendersi il pallone. La strana coppia potrebbe essere schierata già domenica con la Salernitana, una squadra che concede meno spazi del Psg — ha ammonito Allegri — e contro cui sarà più difficile giocare.

Senza Di Maria, che ha avuto di nuovo fastidio all’adduttore dopo il primo tempo con la Fiorentina (l’intenzione di Angel è di rientrare solo quando si sentirà a posto), Allegri potrebbe puntare ancora sul doppio centravanti. E anche su Paredes e Kostic, per completare il terzetto dei nuovi moschettieri.

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