Koopmeiners, il triangolo no
Triangolo che, come cantava Renato Zero alcune decine di anni fa, non era stato considerato… Sta di fatto che ora la questione non è calda ma rovente e Gasperini, uomo di calcio più di tutti, non fosse per ciò che racconta la sua carta d’identità e la lunga frequentazione negli spogliatoi, ha capito che era giunto il momento di sbrogliare una matassa che si stava ingarbugliando sempre di più. Certo è che la tegola del grave infortunio a Scamacca ha reso lo scenario ancora più complicato, rendendo gli animi meno sereni. Ma ora tutti i protagonisti di questa vicenda devono ritrovare i nervi saldi per scegliere la soluzione migliore. Compresa l’Atalanta, costretta a confrontarsi con una situazione completamente modificata rispetto a una settimana fa: ora uno dei suoi giocatori top, Koopmeiners, non si sente più immerso nel progetto atalantino ed è invece smanioso di abbracciare quello juventino.
Atalanta, sempre O’Riley
Non un particolare trascurabile, così come il fatto che la Juventus partirà di fatto da una offerta di 45 milioni più bonus. Vero, non sono i 60 milioni che per la Dea rappresentano il valore di Koop ma con un po’ di volontà ci si può incontrare, Ecco, torniamo al concetto di volontà che è in parte imparentato con quello dei princìpi di Mister Kin Hubbard. Infatti rieccoci a parlare di soldi. Di quanto è disposta a pagare, al massimo la Juventus, e di quanto l’Atalanta vuole come minimo per perdere i servizi del proprio tuttocampista e reinvestirli sul suo sostituto. Non a caso sono stati riattivati i contatti con il Celtic per verificare la possibilità di chiudere per il fantasista O’Riley. Il calciatore di passaporto danese è valutato oltre 25 milioni dagli scozzesi che hanno aperto la trattativa ma non sono disposti a seguire il ritmo imposto dalla Dea che dopo un paio di tentativi ha superato di poco la proposta di 20 milioni. Il ragazzo piace al club e a Gasperini. Non è poco. Questa potrebbe essere la fine. Per i princìpi, invece, meglio passare…
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