Kolarov, che succede? 3 partite e tanti errori: il serbo è irriconoscibile

L’ex Roma è stato preso per fare il centrale di sinistra, ma le gare contro Fiorentina, Benevento e Milan hanno evidenziato preoccupazioni

La prima volta è scusata, la seconda è un allarme, la terza pone un interrogativo: cosa succede ad Aleksandar Kolarov? Non è più un caso, è una sequenza: gli errori contro la Fiorentina, l’indecisione di Benevento, il disastro del derby. Lui, l’esperto, il giocatore di mille battaglie che tradisce come mai aveva fatto prima proprio contro il Milan. Degli acquisti dell’estate, è quello che ha il bilancio fortemente in rosso, tanto da far rimpiangere la cessione di Godin, di cui numericamente (anche se dall’altra parte del “fiume” De Vrij ) ha preso il posto. “Per il suo momento di carriera, quello è il ruolo migliore per lui”, sono state le parole di Conte a proposito del difensore ex Roma. Che è stato preso per fare il centrale e non l’esterno, proprio perché l’esterno non è più il suo pane quotidiano vista la carta d’identità.

Ruolo

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Vero: il centrale di sinistra Kolarov l’aveva fatto a Roma, lo fa anche in Nazionale, in passato in alcune occasioni lo fece anche al Manchester City. Ma con Conte, in questa Inter, quel ruolo necessita di un’attenzione e una lucidità forse superiore a tutti gli altri. È un ruolo specifico, molto particolare: Godin, per dire, non si è mai adattato fino in fondo. E persino Skriniar ha faticato a lungo. Ora tocca al serbo dare segnali di reazioni. In attesa del rientro di Bastoni: non è detto che il difensore appena guarito dal Covid sia pronto per giocare titolare mercoledì in Champions. Per Kolarov potrebbe scoccare subito l’ora del riscatto. Anche per non allungare ancor di più una serie già preoccupante.

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