Kolarov annuncia il ritiro: “Ho realizzato il mio sogno, ora farò il d.s.”

Il terzino dell’Inter chiude la sua carriera da calciatore: “Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Adesso mi iscriverò ai corsi da osservatore e da ds”

Dopo ben 18 anni di onorata carriera e 601 partite da professionista, Aleksandar Kolarov chiude ufficialmente la sua carriera da calciatore. Lo fa con una lettera che conferma che per lui non ci sarà un’altra squadra dopo l’Inter, con cui ha ancora una decina di giorni di contratto: “Comunico oggi il mio addio al calcio giocato. Ho sempre saputo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato – ha scritto il terzino all’Ansa – e, nonostante ciò, sono grato di essere riuscito a realizzare quello che è stato il mio sogno da sempre”.

La carriera

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L’ultima stagione in nerazzurro non è stata certo memorabile per il serbo, tanto che già a gennaio si vociferava di un possibile addio anticipato con risoluzione consensuale del contratto. D’altronde nel 2021-22 le sue presenze in nerazzurro sono state soltanto quattro (di cui una in Champions League) per un totale di 44 minuti in campo, tutte nella prima metà dell’anno. Specialista delle punizioni e dominatore della fascia sinistra per anni, Kolarov ha disputato oltre 500 gare di club tra Serbia, Italia (Lazio, Roma e Inter) e Inghilterra (Manchester City), meritandosi anche la fascia da capitano della Serbia, di cui è il quarto calciatore più presente di sempre con 94 apparizioni. Nei diciott’anni di carriera il terzino ha disputato due Mondiali (2010 e 2018) e vinto un totale di 11 trofei di squadra: l’ultimo è stato lo scudetto dello scorso anno in nerazzurro, coppa che nella bacheca personale ancora mancava.

Il futuro

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Nella lettera di addio al calcio giocato Kolarov ha anche parlato dei prossimi passi, che lo manterranno vicinissimo al mondo del pallone: “Adesso sono già proiettato verso la mia ‘seconda vita’ nel mondo del calcio. E per questo, non appena saranno pubblicati i bandi, mi iscriverò ai corsi di abilitazione, prima da osservatore e subito dopo da direttore sportivo, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano”. Conviene quindi prepararsi subito a vedere il serbo in una nuova veste, probabilmente in giacca e cravatta.

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