Kluivert: “A Roma ti giudicano per una partita sbagliata, poi dritto in panchina”

L’olandese: “All’Ajax nessuno ti giudica per una partita perché sanno di cosa sei capace. E guardate i risultati”

Quello alla Roma potrebbe esser stato l’addio definitivo. Perché Justin Kluivert è ripartito dal Nizza in un accordo che prevede un diritto di riscatto che si trasformerebbe in obbligo al verificarsi di determinate condizioni, il tutto per 15 milioni di euro. L’olandese in un’intervista a L’Équipe ha raccontato la sua avventura in giallorosso: “Se ho incontrato difficoltà? Molte. Non avevo mai lasciato l’Olanda, dove vivevo con mia madre. Sono partito da solo per l’Italia, ho lasciato il mio guscio. Il club, i giocatori, la mentalità erano differenti. All’Ajax, se facevo una brutta partita, giocavo subito la partita dopo e tornavo a un buon livello. A Roma, se non giochi una buona partita, passi le tre seguenti in panchina. È anche in questo che l’Ajax è ottimo: non ti giudica per una partita perché sanno di cosa sei capace. Ti lasciano tranquilli e tu puoi godertela. È la legge del calcio professionistico? Sì, ma guardate i risultati dell’Ajax”.

Poi sull’addio in estate: “Non mi voleva Mourinho, il club o volevo andare io? Un po’ tutto questo. Ho anche avuto subito grandi sensazioni qui. Sono venuto qui due volte. Una prima giusto per vedere le strutture e mi sono piaciute molto. Una seconda per parlare con l’allenatore e il direttore sportivo. Abbiamo parlato di tante cose, non solo di tattica. Abbiamo avuto un buon feeling”.

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