Klinsmann, Riedle… e Füllkrug: storia degli attaccanti tedeschi in Premier

La Germania ha una tradizione leggendaria di grandissimi numeri ‘9’, ma la maggior parte di loro ha legato il suo nome soprattutto alla Bundesliga o magari in alcuni casi all’Italia, come Klose alla Lazio o Rummenigge e Klinsmann all’Inter, piuttosto che Bierhoff. Sono però pochi i casi in cui un tedesco è diventato un grande bomber in Premier League: forse anche per questo in estate Niclas Füllkrug ha scelto di unirsi al West Ham, per provare a sfatare quello che forse non può definirsi ‘tabù’, ma per certi versi sì.

I migliori marcatori tedeschi in Premier

In effetti se andiamo ad analizzare i numeri i migliori marcatori tedeschi nella storia della Premier League non sono delle punte, ma dei trequartisti: il primo assoluto è Ilkay Gündogan, 44 reti col City di Guardiola in 188 partite, poi il secondo Mesut Özil, 4 presenze in meno del connazionale (anche come origini turche) e 33 centri. 

Al terzo posto c’è Kai Havertz, primo della classifica ad essere tutt’ora in Premier: 32 reti tra Chelsea ed Arsenal. Neanche lui è una punta, o quantomeno non un classico ‘9’ tedesco, anche se molto spesso gioca davanti. È senza dubbio un centrocampista invece Pascal Gross, perno del Brighton di De Zerbi che in estate è tornato in Germania, al Dortmund, dopo 228 presenze e 30 gol nella massima serie inglese col Brighton.

Klinsmann e i suoi fratelli

Per trovare un vero ‘9’ tedesco che ha fatto bene, anzi, benissimo in Inghilterra bisogna tornare a metà anni ’90, quando Jürgen Klinsmann nella stagione 1994/95 ha vestito la maglia del Tottenham: 29 gol in 50 partite in assoluto, ma anche in Premier, se ci aggiungiamo i 9 del suo ritorno nella seconda parte del 1997/98, dopo la parentesi dimenticabile alla Sampdoria.

Con la stessa quota c’è anche Uwe Rösler, contemporaneo di Klinsmann, punta proveninente dalla Germania Est e idolo del City of Manchester prima dell’avvento dei petroldollari. Ben più indietro c’è Kalle Riedle, che ha trascorso gli ultimi quattro anni della sua carriera in Inghilterra tra Liverpool e Fulham in realtà senza togliersi troppe soddisfazioni: solo 11 reti in 60 partite per l’uomo che decise la finalissima di Champions del 1997 per il Dortmund (che continua a ricorrere) contro la Juve a Monaco.

Ne ha segnato appena uno di più Timo Werner, solo 12 centri tra Chelsea e Tottenham, dove è tutt’ora tesserato. Davanti a lui altri esterni offensivi come Leroy Sané (25), Podolski (19), Schürrle (17) ma anche centrocampisti offensivi come Ballack (17) e due difensori: un centrale massiccio come Robert Huth, campione d’Inghilterra col Leicester di Ranieri e autore di 21 reti e l’esterno mancino Christian Ziege, a quota 14. A 12 c’è anche Dietmar Hamann, un’altro che non aveva proprio il gol nel sangue.

In totale i tedeschi in doppia cifra in Premier League sono solo 17: insomma, per Füllkrug l’obiettivo minimo per entrare nella cerchia sembra più che raggiungibile. Supererebbe il suo compagno di nazionale Deniz Undav (5 gol col Brighton, dove però potrebbe rimanere quest’estate) o un altro grande nome di metà anni ’90: Fredi Bobic, 4 gol in 16 presenze col Bolton.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Koopmeiners, Giuntoli non molla: l’offerta Juve che può convincere l’Atalanta Successivo Le partite di oggi: il programma di giovedì 8 agosto