Kjaer torna in nazionale (senza giocare): “Lo scudetto la mia emozione più grande”

Il c.t. danese l’ha chiamato in Nations League per il suo ruolo da leader. E Simon ripensa alla stagione appena conclusa: “Nessuno pensava che potessimo diventare campioni quest’anno. Noi invece ci abbiamo sempre creduto”

Durante la passerella scudetto al Mapei, è stato fra i più acclamati. E non c’erano dubbi che andasse così per Simon Kjaer, senatore adorato dal popolo rossonero. Il calvario medico non è ancora finito, ma già da un po’ Simon ha visto la luce in fondo al tunnel. Tanto che il c.t. danese Hjulmand l’ha convocato per la Nations League. Si tratta chiaramente di una convocazione simbolica, perché il centrale rossonero non è ancora in grado di giocare, e la chiamata va letta soprattutto in termini di spogliatoio. Ma è stata una bella iniziativa per Kjaer, che è fermo ai box da dicembre.

Esperienza fantastica

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Simon è stato intervistato dal canale danese TV2 Sport, a cui ha raccontato le emozioni per lo scudetto: “È stato pazzesco, è molto difficile da esprimere a parole, un’esperienza fantastica. Sono così orgoglioso. Sono venuto al Milan due anni e mezzo fa e sono successe tante cose. Nessuno credeva che saremmo potuti diventare campioni quest’anno. Noi invece ci abbiamo sempre creduto, anche se sapevamo che c’era molto lavoro da fare e che sarebbe stata una strada difficile. Se è la mia vittoria più grande? Ho sempre avuto difficoltà a confrontare la nazionale e il club. Ma non c’è dubbio che questa sia la più grande emozione che abbia mai vissuto. Personalmente trovo molto difficile elogiare me stesso, ma una delle cose che il Milan ha ritenuto importante era portare nella squadra un po’ di continuità e professionalità, intesa come quanto lavoro dovrai metterci ogni singolo giorno. Se devi fare un esercizio 20 volte e lo fai solo 18 volte sei già indietro. Questo è ciò che abbiamo cercato di trasmettere io e Ibra”.

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