Kjaer, dal ritiro danese messaggi d’amore al Milan. È Simon il difensore da Champions

“Ancora contento per come è finita la stagione”, ha scritto Simon, che si sta allenando in Austria in vista dell’Europeo. Dei difensori rossoneri, è lui il più esperto in Europa

Ogni mister ha il suo rituale. Quello di Pioli l’ha raccontato Kjaer. “A volte viene da noi e dice, ‘chiudi gli occhi: fidati’”. E si fidano tutti. Soprattutto il danese, centrale esperto e leader di campo. Dentro e fuori. L’ha svelato Kessie: “Quando c’è da parlare con Pioli, vanno lui, Ibra e Romagnoli”. Simon Kjaer è la torre di casa Milan, la guida difensiva che nelle ultime partite non si è mai fatta superare: 4 clean sheet di fila con lui in campo (5 totali compreso il Benevento, ma Simon non c’era).

Se il Milan è tornato in Champions è anche grazie a Simon, di nuovo protagonista a 32 anni e futura guida difensiva nella grande coppa. Il Milan nel cuore, insomma, come dimostra anche il post di ieri su Instagram pubblicato dal ritiro pre Europeo della nazionale danese: “Ancora contento per come è finita la stagione con il Milan”. Già.

Esperienza

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Prima i numeri: Kjaer è uno dei più esperti della rosa. Nessun difensore ha giocato più partite in Champions (15) o in Europa (55). In una di queste ha litigato anche con Ibra: novembre 2016, Fenerbahçe-United, i turchi vincono 2-1 e fanno l’impresa a casa loro. Ibra entra nel secondo tempo per raddrizzare il risultato, ma stavolta non è cosa. Quindi che succede? Simon vince un corpo a corpo sulla linea laterale e Zlatan lo sgambetta leggermente. Parapiglia, e l’ex Roma si ritrova una mano di Zlatan intorno al collo. A fine partita Kjaer definirà Zlatan un “arrogante”. Tutto risolto ora. E il prossimo anno giocheranno insieme la Champions: nel curriculum del difensore ci sono 15 partite: le prime con il Lilla nel 2014-15 (preliminari), poi altre 4 ai confini dei gironi – stavolta col Fenerbahçe 2015-17 – fino alla grande annata con il Siviglia nel 2017-18. Montella in panca, andalusi ai quarti, Simon titolare nella vittoria a Old Trafford contro lo United. Quest’anno ha segnato l’unico gol della stagione proprio lì. Le grandi sfide lo esaltano ed è carico, tant’è che tra qualche giorno guiderà la Danimarca all’Europeo da capitano.

Baluardo

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Curiosità: l’ultima volta in cui Kjaer ha giocato in Champions indossava la maglia della Dea. Novembre 2019, Atalanta-Dinamo Zagabria, 2-0 e bergamaschi agli ottavi. Poi più nulla, un feeling mai nato con Gasp e la chiamata di Pioli. “La prima volta che mi ha visto mi ha chiesto come stava la mia famiglia. Persona unica”. Scudiero fedele: 15 partite l’anno scorso, 39 in stagione con un gol. Infortuni a parte, quand’è stato bene ha sempre giocato. E nel finale, con Romagnoli out tra problemi fisici e scelte tecniche, ha fatto coppia con Tomori. Nessun gol preso nelle ultime 4 partite insieme. L’inglese e il danese, il centrale rapido e l’esperto. Fortino blindato anche con la Dea, l’ultimo scoglio prima della Champions. Doppietta di Kessie e musichetta da ascoltare di nuovo. Simon ha fatto bene a fidarsi.

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