Khedira: «Questa Juventus ha lo stile di… Guardiola»

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Khedira: «Questa Juventus ha lo stile di... Guardiola»
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Il tedesco alla Bild: «Ancelotti il top, ma più che a lui qui i metodi mi fanno pensare a Pep»

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Il tedesco alla Bild: «Ancelotti il top, ma più che a lui qui i metodi mi fanno pensare a Pep»

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TORINO – Sami Khedira ha rilasciato un’intervista alla ‘Bild‘. Il centrocampista tedesco ha ricordato con affetto il suo periodo con Carlo Ancelotti e ha parlato della Juventus, che cerca di rinforzarsi sul mercato, e di Italia. «So come è fatto Ancelotti: dà molte, molte, molte libertà. Fa così perché vuole che i suoi giocatori siano creativi. Non ho mai lavorato con Guardiola ma penso che con lui invece ci siano regole molto ben stabilite. Credo che alla Juve lo stile sia più simile a quello di Pep: allenamento intenso, molta video-analisi, molta tattica. Per quanto mi riguarda cerco comunque di apprendere il meglio da qualsiasi esperienza. Imparare le nuove culture per me è un regalo Il cambiamento è forte».

ANEDDOTI – E poi spazio a qualche aneddoto: «Io con Carlo mi sono trovato molto bene e le sue vittorie parlano per lui che è stato influenzato dalle sue esperienze all’estero. Non è il tipico italiano anche se non esistono più neanche i tipici tedeschi. Basta andare al ristorante, che sia Torino o Stoccarda, per vederlo. Seduti accanto a voi ci saranno persone di nazionalità diverse. Rimangono però dei punti fermi: suonerà banale, ma ogni nazione nella quale ho vissuto ha le proprie tradizioni. Un giorno, appena arrivato al Real Madrid, chiamai un tecnico della Tv. Sarebbe dovuto arrivare alle 10. Da tedesco ero abituato che sarebbe arrivato alle 9.55, in realtà arrivò alle 17. Gli dissi che non si faceva così. Lui mi rispose che dovevo essere contento che fosse venuto. Pensai che la mentalità in città sarebbe stata simile a quella madrilena. In realtà a Torino si è più vicini alla mentalità tedesca. Sono tutti molto puntuali, lavoratori, nonostante questo anche qui, di tanto in tanto, si trova il tempo per stare con la famiglia e bere un buon vino rosso».

I BALLI DI CUADRADO – Tedeschi antipatici? Anzi, mi dicono in molti che siamo diventati simpatici, più aperti, e che ovviamente giochiamo un bel calcio. I tedeschi non saranno i più amati, ma sono molto rispettati. Credo sia anche perché attualmente ci sono molti sportivi tedeschi in giro per il mondo». E anche sotto la Mole ha trovato compagni simili a quelli con cui aveva condiviso lo spogliatoio sulle rive del Manzanarre. «Cuadrado mi prende in giro perché prima delle partite sono molto concentrato. Mi dice di ballare con lui. Marcelo, al Real, era simile: aveva la musica accesa fino a 5 minuti prima della partita. Queste non sono cose per me, ma forse perché non sono un bravo ballerino».

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