Kessie macchina da rigori: ne ha segnati più di Salah e Mbappé. Ma la media di Lukaku è migliore

Il centrocampista ivoriano è a quota 8 su 9 in questa stagione: nessuno ha fatto centro più volte di lui nei top 5 campionati. Romelu ne ha calciati meno, ma finora ha il 100% di realizzazione

Domanda: cos’hanno in comune Dragowski e Sorrentino? Giocano in porta, e fin qui ok, ma sono anche i soli ad aver parato un rigore a Kessie. Il polacco tre mesi fa con la Fiorentina, Stefano nel 2018 in Milan-Chievo. Il resto è storia di gol e rincorse lente, come l’ultima in Costa d’Avorio-Etiopia 3-1. Alla collezione di portieri battuti da Franck si è aggiunto anche Teklemariam Shanko. Ventitré in totale (con 24 tiri dal dischetto realizzati, Cordaz battuto due volte). Cecchino. Il miglior rigorista d’Europa nei primi 5 campionati: 8 penalty su 9 trasformati. Meglio di Depay, Ben Yedder e Bruno Fernandes, tutti a quota 7. Ma anche di Salah, Mbappé e André Silva. Se consideriamo le altre leghe lo supera solo Jorge Grant, esterno del Lincoln City in terza serie inglese: 9 rigori a segno su 12. Diverso il discorso relativo alla media di trasformazione, perché ovviamente ci sono giocatori col 100% di realizzazione che però ha calciato meno volte dal dischetto. Romelu Lukaku, per esempio: 6 su 6 con l’Inter nelle varie competizioni, immacolato anche col Belgio.

History

—  

Il primo penalty di Franck è un destro all’incrocio col numero 10. Ottobre 2013, Marocco-Costa d’Avorio al Mondiale U17, Kessie ha 17 anni e l’Italia è ancora un miraggio. Quel giorno gioca centrale di difesa e fulmina tal Oussayd Belkouch, oggi portiere dell’AS Geel in 4a serie belga. Tre giorni dopo segnerà pure a Batalla dell’Argentina. Tempo tre anni e finisce in Serie A con l’Atalanta. Al primo penalty, contro il Torino, spiazza Joe Hart con un rasoterra. Curiosità: Kessie tirava i rigori anche a Cesena, ma solo in allenamento. Il “titolare” era Sensi, due tiri e due gol, quindi per il mediano nessuna chance di cimentarsi. L’ha svelato Massimo Drago, il mister che l’ha lanciato in B nel 2015/16. Era il quinto centrale di difesa, diventerà un tuttocampista indispensabile, dal Manuzzi a San Siro. Tornando agli 11 metri, Kessie si rifà l’annata successiva. La prima in Serie A. Due rigori a segno prima del Duomo. La rincorsa lenta l’ha perfezionata proprio a Milanello.

Vs Ibra

—  

Il bilancio rossonero dice 17 penalty segnati e 2 sbagliati (già sapete contro chi). Quest’anno ne ha siglati 12: 8 in Serie A, 3 in nazionale e uno in Europa League contro la Stella Rossa. Mai così prolifico dal dischetto. E se non fosse stato per la “sfida” con Ibra ne avrebbe segnati anche di più. Zlatan, da quando è tornato al Milan, ne ha siglati 5 in un anno e mezzo, con altrettanti errori. In carriera ha realizzato 84 centri dagli 11 metri su cento tentativi, ma stavolta Kessie gli ha tolto lo scettro di uomo-penalty, anche se l’ivoriano ha svelato la gerarchia: “Il rigorista è Zlatan. Se non se la sente, allora mi passa la palla e calcio io”. La benedizione del “boss” al “presidente” Franck, come lo chiamano i compagni nello spogliatoio. Fin qui ha tradito solo due volte.

Precedente La Roma si è rassegnata: squadra scettica sulla rimonta Champions Successivo Diretta Miami Open 2021/ Sinner Bublik streaming video tv: siamo ai quarti! (tennis)