Kallon, Ndoja, Darboe… dai barconi al successo grazie allo sport

Tra le migliaia di persone che hanno compiuto la traversata del Mediterraneo (o dell’Adriatico) ci sono anche futuri calciatori, cestisti, corridori e arbitri

Il miraggio è lo stesso: l’approdo sulle coste italiane, cancello d’ingresso di una nuova vita che si spera migliore di quella dalla quale si fugge rischiando ogni cosa, pure la morte. C’è chi scappa dalla miseria, dalla fame o dalla guerra, spesso anche da tutte e tre contemporaneamente. Il viaggio della speranza passa per una miriade di privazioni, fa spesso i conti con trafficanti d’uomini senza scrupoli e continua su un barcone stracolmo alla deriva in mare. Tra le migliaia di persone che hanno compiuto la traversata del Mediterrano (o dell’Adriatico) ci sono anche futuri calciatori, cestisti, corridori e arbitri. Ecco le nostre 10 storie di migranti sbarcati in Italia e poi rinati attraverso lo sport.

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