Juventus strepitosa: doppio Higuain più magico Pjanic, Sassuolo ko

Juventus strepitosa: doppio Higuain più magico Pjanic, Sassuolo ko
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Stadium in tripudio per le azioni dei fantastici tre: Gonzalo, il bosniaco e Dybala regalano spettacolo. Mercoledì il Sivigliatwitta

TORINO – In attesa del Siviglia tra quattro giorni su questi stessi schermi, lo Stadium impazzisce per i suoi supereroi. Higuain e Pjanic a segno, Dybala ancora all’asciutto ma straordinariamente perforante da “regista avanzato”, Khedira che non fa gol come contro Fiorentina e Lazio ma conferma di essere costantemente sul pezzo. E poi tanto, tanto altro, nel 3-1 che mette il Sassuolo a tacere e lancia immediatamente la Juventus in un progetto di fuga che soltanto un anno fa era una chimera fissa. Nel giro di 12 mesi la prospettiva si è totalmente ribaltata: dal pareggio contro il Chievo che mosse la classifica di allora al punteggio pieno dei tempi attuali, modernissimi, in scia verso l’esordio in Champions di mercoledì sera.

SENSAZIONI FORTI – Bianconeri subito aggressivi sul portatore di palla tinto di blu per l’occasione, ma in contropiede è Politano a stuzzicare i riflessi di Buffon. Mai provare a irridere i campioni d’Italia: pochi secondi di attesa, poi su combinazione Pjanic-Khedira-Dybala-Higuain – in 14 secondi da godimento puro – il Pipita fredda Consigli. Tutto fin troppo elementare, in apparenza per i comuni mortali, con il nuovo poker del gol zebrato. Tempo cinque minuti e su assist di Khedira (con il capoccione) il capocannoniere dell’ultima stagione concede il bis con una girata di destro al volo: 2-0 dopo neppure dieci minuti. Sipario. E sensazioni che si rafforzano man mano con il trascorrere dei minuti: aspettando Marchisio, con Lemina spesso “cazziato” da Allegri e altrettanto atteso a ulteriori conferme da regista adattato, Pjanic mezz’ala è la soluzione più logica. Lì, nel cuore pulsante del gioco, l’ex romanista costruisce calcio: non gli si chiede altro, in fondo. Nel frattempo i bianconeri mancano il tris perché Dybala pecca di eccessiva generosità e i proverbiali stacchi di Bonucci col testone in area avversaria non hanno fortuna. Lievi pecche, tuttavia, nel dominio di casa: il Sassuolo conclude verso Buffon per tre volte in dieci minuti. Qualcosa, evidentemente, va ancora registrato lì dietro, dove Benatia non fa comunque rimpiangere Barzagli.

TANTI SALUTI – Ma è monopolio juventino senza se e senza ma, con Chiellini che si redime dagli errori in Nazionale e Khedira mai visto così in pressing sui trafelati avversari. Possesso palla devastante, divertimento puro nell’aria, qualità eccelsa nei piedi, con qualche leziosismo di troppo di cui Allegri farebbe volentieri a meno: c’è chi si trastulla o gigioneggia, come se l’ombra di Pogba aleggiasse ancora sullo Stadium. Per nulla leziosi, invece, Higuain (con il tacco) e Alex Sandro (con il mancino, di prima) in un’azione conclusa male da Khedira, ma già interrotta per un fuorigioco inesistente. Poco male, perché Lichtsteiner serve Pjanic che di testa colpisce la traversa, poi la riprende per il 3-0: primo gol per il bosniaco e tanti saluti. Peccato che Buffon faccia un bel regalino agli emiliani: il capitano esce a vuoto e Antei approfitta di un rimpallo favorevole con Alex Sandro. E’ il 3-1, ancora su disattenzione bianconera da calcio d’angolo (come contro la Fiorentina) e si ricomincia. Il Sassuolo cerca invano di far male sugli esterni, con Politano e Ragusa in velocità, mentre il povero Matri fa la figura dell’ex lasciato solo.

QUASI POKER – Dybala, nel frattempo, ha ormai preso coscienza del suo ruolo, non più terminale offensivo come un tempo: tra mediana e trequarti l’argentino s’inventa assist su assist, con Pjanic che s’inserisce nei tempi giusti e Alex Sandro che conia un sinistro terra-aria da 4-1 soltanto potenziale. Lo stesso Dybala, a un certo punto, si “stufa” di mandare i compagni in porta e allora prova un sinistro quasi dalla linea di fondo, sul quale Consigli si supera, mentre Duncan si sta chiedendo ancora adesso dove sia finita la Joya con il pallone incollato al mancino. Chiellini, Khedira, Lichtsteiner e Mandzukic (entrato per Higuain) “vedono” soltanto il poker, quindi Hernanes dà il cambio a Khedira e Pjaca sostituisce Dybala. Lichtsteiner evita il 2-3 salvando sul neoentrato Ricci, con Allegri che naturalmente s’arrabbia. Non si può essere perfetti, il 10 settembre, o il 14: ma al Siviglia converrà studiare giorno e notte in queste ore di vigilia Champions.

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