Juventus, quei "vaffa" rivelatori

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Allegri non è parso preoccupato di questi scambi verbali. Alla ripresa degli allenamenti ci sarà modo di confrontarsitwitta

TORINO – Nervosi. Anche prima della catastrofe sportiva consumatasi nei primi 29 minuti, i bianconeri sono parsi poco sereni. Un paio di “vaffa” e uno scambio animato fra Cuadrado e Mandzukic, per esempio, sono saltati agli occhi nelle pieghe di un primo tempo in cui la Juventus ha scoperto la brutta sensazione di essere dominata, proprio lei abituata a dominare. E il contraccolpo psicologico ha inciso in modo negativo, accentuando la già scombiccherata situazione tattica che creava un disordinato disagio fra i bianconeri, alcuni dei quali fuori ruolo.

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CONFRONTI VERI – Si dice che un buon gruppo si vede dalla franchezza dei confronti e Allegri non pareva preoccupato da ciò che aveva visto in campo e, anzi, è possibile che darà ancora una volta spazio al carisma e all’esperienza della vecchia guardia per far ritrovare alla squadra lo spirito aggressivo e spietato che la caratterizza da sempre. Il tecnico a fine partita ha infatti preferito il silenzio. Aveva parlato a metà gara, quando aveva cercato di sferzare i suoi: «Se ne facciamo uno nei primi dieci minuti allora possiamo ancora raddrizzarla», aveva detto Allegri rimandando in campo la Juventus. Non è accaduto e a fine partita aveva poco da aggiungere nello spogliatoio. Lo farà di sicuro alla ripresa degli allenamenti: a modo suo, senza drammi e con un’analisi degli errori. Ha un gruppo di duri che ieri sono stati molli, non dovrebbero servirgli troppe parole per riportare l’atteggiamento sui binari giusti.

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