Juventus, non solo problemi. Ecco 8 cose che funzionano e bene

Juventus, non solo problemi. Ecco 8 cose che funzionano e bene
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La sconfitta di Firenze ha innescato i processi e le diagnosi di “crisi profonda” della Juventus: ma dalle statistiche alla rosa, passando per i suoi fuoriclasse recuperati, ci sono molte buone ragioni perchè i bianconeri siano ottimistitwitta

TORINO – L’ultimo iscritto è Beppe Bergomi, ma il club dei «Juventus, hai un problema» è sempre più affollato. Merito di Paulo Sousa e della sua brillante Fiorentina che hanno sconfitto i bianconeri domenica sera e hanno innescato la sensazione di un grande crisi imminente (o immanente) aleggiante sulla Juventus. Il che non è del tutto sbagliato, considerato il fatto che qualche problema di ordine tattico e di approccio alle partite c’è, ma i detrattori dei bianconeri dimenticano che in mezzo a qualche problema da risolvere, c’è un buon numero di cose che funzionano.

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1. E’ prima in campionato con una partita da recuperare. Non è lì per caso, dopo un girone, e ha 45 punti (6 in più rispetto all’anno scorso). Ha un rendimento difensivo analogo a quello dell’anno scorso (un gol subito in più 16 contro 15) e uno offensivo migliore (40 gol fatti contro 33 di un anno fa). E’ agli ottavi di finale di Champions da prima del girone (che si giocherà con il Porto, avversario più abbordabile del Bayern dell’anno scorso). E’ ai quarti di finale di Coppa Italia, che giocherà contro il Milan allo Stadium.

2. Ha ottenuto i risultati di cui sopra pur dovendo fare a meno di un giocatore fondamentale Paulo Dybala in due mesi cruciali come ottobre e novembre più una parte di dicembre. E ha recuperato il vero Marchisio solo ai primi di novembre, dopo il grave infortunio al ginocchio.

3. Ha vinto tutte le partite allo Stadium, che si sta confermando un’arma micidiale. 

4. Quando hanno potuto giocare insieme Dybala, Pjanic e Higuain hanno dimostrato di poter essere decisivi e potenzialmente letali.

5. Ha vinto sia lo scontro diretto contro la Roma che quello contro il Napoli, le due squadre più accreditate a contenderle lo scudetto.

6. Dispone di una profondità di rosa maggiore rispetto alle concorrenti e questo potrebbe rivelarsi decisivo nella fase calda della stagione, quando un infortunio  di un uomo chiave può essere fatale. Nessuno, per esempio, ha Rugani e Benatia come “alternative” in difesa.

7. Può contare sulla solita solidità di ambiente e società che tiene sotto controllo le reazioni emotive, spesso destabilizzanti nelle altre piazze, troppo facili e veloci nel passare dall’esaltazione alla depressione.

8. Ha dimostrato di avere una buona capacità di reazione alle sconfitte e di disporre di un gruppo coeso e sempre più esperto.

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