Il classe 87 è al Psg da cinque stagioni ed ha messo insieme 26 reti in 240 presenze complessive.
MILANO- La Juventus è sempre più vicina all’acquisto di Blaise Matuidi dal Psg. Massimiliano Allegri avrà, dunque, il rinforzo di centrocampo richiesto per cercare di colmare il vuoto lasciato da Paul Pogba passato al Manchester United di José Mourinho. Il classe 87 è un calciatore duttile, completo e continuo: una manna dal cielo per ogni allenatore. Cresce nelle giovanili del Clairefontaine e a 17 anni passa al Troyes, prima in Ligue 2 e poi in Ligue 1. Nel 2007 passa al Saint-Etienne dove in 4 anni mette insieme 154 presenze condite da 3 reti.
CARATTERISTICHE TECNICHE- Matuidi nell’estate del 2011 passa al Psg dove nonostante la forte concorrenza a centrocampo è riuscito sempre a ritagliarsi uno spazio importante e da titolare. Sono 240 i gettoni complessivi impreziositi da 26 reti in tutte le competizioni. Furlan, suo allenatore al Troyes, ha dichiarato: “Magari ha uno stile poco elegante, ma ha cultura tattica e grande forza fisica”. Matuidi è un centrocampista molto intelligente e tatticamente impeccabile, si sa posizionare bene in campo e corre per due: la Juventus, dunque, si rafforzerà ulteriormente con un centrocampista che inoltre vanta tanta esperienza internazionale maturata con il Psg e con la nazionale francese.
CURIOSITA’- Matuidi è un giocatore che non lascia niente al caso e il suo più grande pregio è la cultura del lavoro. Da ragazzo riuscì a superare un problema congenito ad un rene, troppo dilatato, curato con i giusti medicinali prima di entrare al centro di formazione federale di Clairefontaine. Il suo approdo al Psg è concomitante con l’addio al suo primo procuratore Bernès, liquidato con un ricco indennizzo per evitare guai legali, per passare sotto l’ala protettrice di Mino Raiola. Il 29enne ha anche un cuoco personale ed è molto umile dato che ha comprato una Ferrari ma ha anche dichiarato: “Era uno dei miei sogni, ma mi sono reso conto che non fa per me. Non la ricomprerei”. Infine, anche Hollande l’ha voluto con sé per un viaggio in Angola, paese d’origine del padre di Matuidi, come esempio di integrazione di successo di un ragazzo cresciuto nella periferia di Parigi.
