Juventus, Dybala: «A Roma per lo scudetto e per Totti» 

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Juventus, Dybala: «A Roma per lo scudetto e per Totti» 
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Il fantasista della Juventus sul big-match di domenica: Vogliamo subito il tricolore. E sarà un piacere incontrare il ‘Gladiatore’

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ROMA – Sarà una sera speciale per Paulo Dybala quella di domenica, quando con la Juventus sarà ospite all’Olimpico della Roma nel match in cui basterà un pari ai campioni d’Italia per vincere il sesto titolo consecutivo, mentre quella di Spalletti dovrà vincere per difendere il secondo posto dall’assalto del Napoli, ora a -1. L’argentino non vede l’ora di scendere in campo: «RomaJuventus? Restiamo concentrati, vogliamo lo scudetto – ha detto in un’intervista rilasciata a Sky Sport –. Sarà un piacere incontrare Totti, il ‘Gladiatore’. Adoro Roma perché lì ho segnato il primo gol»Dybala ha poi parlato dei suoi compagni, partendo da Buffon: «Gigi è sicuramente il numero uno di tutti i numeri uno della storia del calcio. Abbiamo la fortuna di poter lavorare insieme a lui e spero che sia cosi’ per tanto tempo. Bonucci, Barzagli e Chiellini? La nostra difesa è un muro: li ho sofferti da avversari, ora me li godo». Parole al miele anche per Dani Alves e per Higuain. «Per Dani avrei tanti aggettivi, penso che sia un fenomeno! Gonzalo è un goleador». Ieri, invece, la ‘Joya‘ ha parlato di Marchisio rivelando il primo discorso che il “Principino” gli aveva fatto per accoglierlo in bianconero. «Era la prima volta che incontravo i miei compagni della Juve, mi avevano invitato a vedere la finale di Champions a Berlino e sono tornato in aereo con loro, dove ho conosciuto la maggior parte dei giocatori. Lì mi hanno dato tutti il benvenuto, e Claudio in particolare mi ha parlato e mi ha detto che avremmo dovuto ripartire e ritornare a giocare questa partita. Io mi ricordo sempre questa frase e ora che ci siamo arrivati di nuovo… Spero che il risultato sarà un altro». Per Dybala il miglior momento della sua stagione è stato «durante la settimana della doppia sfida al Barcellona: stavo molto bene fisicamente, avevo tanta fiducia in me stesso e credo sia stato uno dei migliori momenti della mia carriera». 

Il gol più bello invece non è facile da scegliere. «Me ne sono piaciuti tanti, ma direi che la punizione contro il Palermo e il secondo gol al Barcellona sono i miei preferiti», ha spiegato l’argentino che poi parla della finale di Champions League contro il Real Madrid di Zinedine Zidane che, in bianconero, portava la sua stessa maglia numero 21. «Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, tutti conosciamo le sue qualità. Di lui ammiravo la sua tecnica, come si muoveva in campo, come dribblava gli avversari, facendo le cose con grande semplicità e facendo sembrare tutto molto facile. Tutti hanno visto che giocatore è stato, ora sta dimostrando di essere bravo anche come allenatore». Secondo anno di Juve intanto per Dybala, un inizio non semplicissimo visto che nei primi mesi non riusciva a trovare spazio nell’undici titolare. Una scelta ben precisa di Allegri che gli ha voluto dare del tempo per capire il mondo bianconero e ammortizzare il salto dal Palermo a una grande del calcio europeo: «Penso di essere cresciuto tantissimo nella mentalità della Juve, quella di entrare in campo sempre per vincere, qualunque squadra ci sia davanti – ha spiegato il famtasista –. Allegri? Sappiamo che il mister è molto importante per noi, personalmente per me lo è stato tantissimo in questi due anni, per farmi crescere come giocatore e come personalità dentro il campo, nonché per avermi messo nel ruolo dove mi sta facendo giocare adesso». Ultima battuta sulla sfida di punizioni con Del Piero. «Io e Alex ci siamo parlati, sappiamo che dovremo – fortunatamente – aspettare dopo il 3 giugno. In porta ci sarà Gigi, sarà sicuramente una cosa molto bella».

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