Juventus, crolla l’accusa: “Sento una strana aria…”

In casa Juventus si avvicina il momento della verità. Il 27 marzo l’udienza preliminare del processo Prisma, dal 1° aprile toccherà al Collegio di Garanzia.

Le pagine dei quotidiani continuano ad occuparsi delle vicende extragiudiziarie della Juventus, ormai abituata a difendersi su più fronti. In particolare, a sorprendere sono le dichiarazioni di verse parti in causa, spesso anche giudici o comunque addetti ai lavori, che anticipano pronunce di procedimenti ancora in essere.

Agnelli.
Andrea Agnelli.

Tornando ai fatti strettamente giudiziari, il prossimo step si consumerà il 27 marzo. In quella data è prevista l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma, il Gup deciderà le sorti dei 12 imputati, tra cui l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Dal 1° aprile invece, ogni giorno sarà buona per la pronuncia del Collegio di Garanzia. La Cassazione dello Sport, operante presso il Coni, dovrà decidere circa la sentenza della Corte Federale d’Appello Figc che il 20 gennaio scorso aveva affibbiato alla Juve ben 15 punti di penalizzazione. Il Collegio di Garanzia giudica su legittimità o eventuali vizi procedurali.

Inchiesta Prisma: le dichiarazioni dell’ex Lombardo

L’ultimo capitolo odierno sull’indagine Prisma l’ha scritta Maurizio Lombardo, segretario generale della Juventus tra il 2011 e il 2020, come riportato da Repubblica. L’ex dirigente il 17 febbraio è stato ascoltato in Procura. . “Io custodivo le side letter in una valigetta, sempre con me, anche a casa. Non venivano depositate in Lega, altrimenti con le nuove regole non si poteva registrare la plusvalenza – ha spiegato -. Tutti i direttori sportivi volevano una recompra, ma non poteva essere registrata la plusvalenza fintanto che non scadeva la condizione”, ha precisato agli inquirenti Lombardo.

Agnelli e Paratici, ex Juventus.
Paratici e Agnelli

Agnelli para

Maurizio Lombardo, dal 1 marzo 2021 Chief Football Operating Officer della Roma, ai giudici ha anche specificato come “”Paratici aveva smanie di onnipotenza, voleva acquistare giocatori anche tramite altre squadre per ostacolare le altre e mi chiamava anche di notte”. Su queste dichiarazioni, ai microfoni di TvPlay, si è espresso l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritti tv.

L’avvocato Cascella: “Le parole di Lombardo non toccano l’ambito sportivo”

L’avvocato Cascella ha le idee molto chiare su quanto emerso oggi dal racconto del quotidiano romano. “Vorrei fare una precisazione. A mio avviso il contenuto di questa intervista (a Lombardo, ndr) non credo rientri nell’ambito sportivo, credo fossero dichiarazioni rilasciate alla procura di Torino. Il Fascicolo sulla Juve invece risale ai mesi precedenti. Distinguiamo poi a prescindere da questo sempre il discorso sportivo da quello morale e da quello penale o civile. Io sento una strana aria”, ha affermato il legale, prima di tiorare le orecchie ad alcuni addetti ai lavori. “Mi sorprende che ci siano stati una serie di pareri di esimi colleghi rispettabili e di grande professionalità che hanno battuto molto su degli aspetti procedurali la dove ci si dimentica che noi parliamo di una giustizia domestica, di una giustizia, quella sportiva, che ha i propri canoni e tempistiche che non coincidono con quelle della giustizia ordinaria, penale o civile che sia”, ha precisato ancora Cascella.

Juve, il monito dell’esperto: “La situazione penale è molto grave”

L’avvocato Cascella, sulla situazione Juventus, fa una netta distinzione tra giustizia sportiva e quella ordinaria. “ Non possiamo valutare il giudizio sportivo alla luce di quella che è la giustizia normale, ordinaria. Un giudice sportivo non ha il potere di effettuare un’indagine, un’intercettazione, un sequestro di documenti e quant’altro. E’ ovvio che la procedura sia diversa. Tant’è che a Roma la Federazione ha riaperto questo caso quando ha ricevuto quelle 14.000 pagine da Torino”, ricorda ancora l’esperto. Guardando quelle che sono le deposizioni pubblicate oggi sul riferimento a Lombardo rabbrividiamo tutti pensando a quello che è successo. Però una cosa è una sua deposizione di questo tipo, poi bisognerà vedere se sia fornita anche di prova, e un altro è quello che poi verrà deciso. Sicuramente dal punto di vista penale la situazione è molto grave ritengo”, ha concluso ancora il professore Angelo Cascella.

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