Juventus, Allegri: «Chiellini no, Mandzukic forse. Davanti Higuain-Dybala»

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Juventus, Allegri: «Chiellini no, Mandzukic forse. Davanti Higuain-Dybala»
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Il tecnico alla vigilia della sfida contro i rossoneri: «Ultimo Milan-Juve di Berlusconi? Dispiace, ha fatto la storia. Cuadrado meriterebbe di giocare titolare, ma per il momento mi serve a partita in corso. Buffon non si discute e Pjanic è già decisivo»

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ULTIMO MILAN-JUVE DI BERLUSCONI – «Dispiace perché Berlusconi ha fatto la storia del Milan. Ha vinto tutto. Sono legato a lui e a Galliani, abbiamo passato degli anni insieme. La vita è fatta così, dispiace. Il mondo sta cambiando e c’è una globalizzazione totale. L’unica squadra che ha la stessa proprietà da 100 anni è la Juventus».

CON IL LIONE – Allegri ha anche analizzato l’1-0 di Champions. «La squadra ha fatto bene i primi 10 minuti, gestendo la palla e giocando in velocità – ha continuato -. Poi abbiamo cominciato ad avere un po’ troppa fretta e a voler fare gol subito. Bisogna avere pazienza nel giocare la partita altrimenti poi ti esponi a contropiedi. Lavoriamo per migliorare queste situazioni».

CUADRADO, LICHT E DANI – «La società è stata molto brava a costruire una squadra con persone che spaccano la partita. Cuadrado meriterebbe di giocare titolare ma magari in questo momento ho più bisogno che lui parta dalla panchina». Su Lichtsteiner: «Buona partita con l’Udinese» e su Dani Alves: «Un giocatore che non si discute». 

PJANIC, BUFFON E TOTTI – «La stagione di Pjanic è buona, può migliorare. È stato decisivo. Ha fatto tre gol se non sbaglio e diversi assist. La posizione? Può giocare da mezz’ala in alcune partite, in un centrocampo a due o davanti alla difesa in altre. Non è vero che non può giocare davanti alla difesa. Lo fa nella nazionale». Infine i complimenti a due leggende del calcio, Buffon e Totti: «Con l’esperienza è più facile vincere e soprattutto con i grandi giocatori. Buffon, a Lione, è come se avesse fatto tre gol. Credo che l’argomento Buffon debba essere chiuso. Ha dimostrato nei vent’anni e soprattutto nell’ultima partita. Totti? Quando uno sa giocare a calcio non smette di saper giocare a calcio. È ancora un campione. Vederlo giocare fa piacere, è un bene per il calcio».

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