Juve, Vlahovic non basta: Suso e Lamela la ribaltano. La finale è Roma-Siviglia

Il serbo porta in vantaggio i bianconeri nel ritorno della semifinale di Europa League, poi il Siviglia prima pareggia e poi trova al supplementare il gol del 2-1

Nel ritorno della semifinale di Europa League Vlahovic porta in vantaggio la Juve ma non basta: il Siviglia capovolge l’esito della gara con gli “italiani” Suso e Lamela, subentrati a partita in corso, supera 2-1 la Juve e vola in finale, dove incontrerà la Roma puntando alla settima vittoria del trofeo. Per gli spagnoli è il secondo successo contro la squadra bianconera in sei precedenti (1-1 all’andata), per la squadra di Allegri è una sconfitta pesantissima perché significa l’addio all’unico trofeo stagionale per cui era ancora in lizza. Niente finale europea sei anni dopo, dunque, e soprattutto niente chance di accesso diretto alla Champions, al netto di eventuali diverse decisioni extra campo. La Juve perde anche Fagioli, che con ogni probabilità ha chiuso stasera la sua stagione a causa di una frattura a una clavicola.

Primo tempo a due facce

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Al Ramón Sánchez-Pizjuán doppia “allegrata” dell’allenatore della Juve: se Kean terminale offensivo davanti a Di Maria era nell’aria, la scelta di Iling-Junior sulla fascia sinistra al posto di Chiesa o Kostic è stata mossa del tutto a sorpresa sullo scacchiere bianconero. Inattesa ma non per questo illogica: probabilmente Allegri ha pensato che la freschezza dei giovani potesse stancare l’avversaria, per poi avere ricambi più esperti per dare il colpo del k.o. nella ripresa o più, in caso di bisogno, nell’ottica dei cinque cambi e di una gara dalla durata imprevedibile. Nella marea rossa dello stadio – bella la cornice di pubblico sugli spalti – il Siviglia parte a pieni giri, stringendo d’assedio la Juve, costretta nella sua area per il primo quarto d’ora senza poter mettere fuori la testa. Il pressante incalzare andaluso non trova però sbocco: nessun tiro, zero pericoli concreti per la Juve che fa densità in area e non lascia alcun varco scoperto.

Il festival delle occasioni

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E allora è la Juve a farsi pericolosa, prima con un tiro dal limite di Fagioli alzato sopra la traversa da una deviazione di Badé, poi, soprattutto, con un colpo di testa ravvicinato di Gatti, violento ma poco angolato, che Bounou respinge. È il minuto 15, la partita si infiamma, e finalmente il ping pong di occasioni si infittisce. Il Siviglia risponde infatti con un colpo di testa di Ocampos al quale Szczesny si oppone miracolosamente, poi è Gatti a svellere chirurgico un pallone dai piedi di El Nesyri pronto al tiro al limite. Al 27’ Rabiot inventa un bel filtrante per Di Maria, che sbaglia due volte: il tocco, con un pallonetto che non trova lo specchio, e la scelta, visto che c’era Kean libero in mezzo all’area. Poi ancora Szczesny è sugli scudi, al 30’, quando alza in angolo un sinistro dalla distanza di Acuna. Risponde Kean, che incrocia e colpisce un palo a portiere battuto, al 33’. L’alternanza continua, con Rakitic che manda alto da buona posizione e Szczesny che dice ancora no a un destro in corsa di Ocampos. Fagioli, travolto da Gudelj, cade ed abbandona in campo in barella, con una clavicola probabilmente fratturata. Al suo posto, al 41’, entra Paredes. Rabiot trova il gol ma Locatelli è in fuorigioco ed è tutto da rifare. E ancora il Var sottoscrive la decisione sull’ultima azione del primo tempo: un intervento assai deciso di Cuadrado su Torres non è in area, e le squadre si danno appuntamento per la ripresa.

Suso e Lamela ribaltano Vlahovic

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Il secondo tempo vede in campo minor intensità ma la stessa voglia di pungere, con entrambe le contendenti vicino al gol. Ci vuole un doppio innesto per cambiare l’inerzia della gara: al 63’ Vlahovic e Chiesa rilevano Kean e Di Maria, e due minuti più tardi il serbo trova il gol, con un tocco sotto di sinistro dopo un appoggio di testa di Rabiot. E’ l’1-0 per la Juve, che si accartoccia tutta intorno a Vlahovic panchina compresa. Intanto nel Siviglia si rivedono altri due ex “italiani” Suso e Lamela. E la gioia bianconera dura poco: è proprio lo spagnolo a trovare il gol dell’1-1, al 71’, con un sinistro dalla distanza verso il quale Szczesny si protende in volo ma non arriva. Ancora un brivido firmato Suso su punizione, con Szczesny che devia in angolo ed è il turno di Miretti e Kostic, in campo dall’86’ al posto di Locatelli e Iling. I tempi regolamentari si chiudono con una grande deviazione di Szczesny su colpo di testa di Es-Nasyri (su assist di Suso), e la partita si consegna ai supplementari. E qui si svolge la scena madre della gara: dopo 5’ Gil scavalca Cuadrado con un cross, e Lamela, subentrato al 70’ a Ocampos, di testa supera Szczesny realizzando il definitivo 2-1. Acuna dopo 115′ perde tempo e riceve il secondo giallo. Ma per la Juve il sogno europeo finisce qui.

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