Juve-Verona, giusto annullare i gol. Napoli, manca un rigore su Lozano

Le prestazioni degli arbitri e i principali episodi rivisti al Var delle partite della domenica

Una domenica abbastanza tranquilla per i direttori di gara con buone prestazioni in giro per l’Italia. Unico neo la direzione di Doveri, con Valeri al Var, a Benevento.

Juventus-Verona

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Pasqua ignora qualche fallo qua e là (manca una punizione al limite per entrata su Ramsey), perdona un paio di entrate da dietro di troppo a Bonucci e Demiral, ma alla fine non sbaglia nelle decisioni importanti. Al 16’ gol annullato a Colley: è leggermente davanti alla linea della palla sul passaggio di Faraoni. Bravo l’assistente Imperiale, che poi riceve la conferma del Var. Meno attento 3’ dopo il collega De Meo, che ferma Ramsey per un offside che non c’è. Lo stesso De Meo giudica buona la posizione di Morata, che al 46’ supera Silvestri in pallonetto: il Var annulla per fuorigioco (millimetrico). Protesta Juve al 64’: Ramsey giù in area nel contatto con Lovato, ma non c’è nulla. Al 73’ è il Verona a chiedere il penalty: l’intervento di Danilo su Colley è però regolare.

Cagliari-Crotone

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All’ora di pranzo prestazione sufficiente di Antonio Di Martino in Cagliari-Crotone. Il 32enne fischietto giudica bene i due interventi che portano al doppio giallo e quindi all’espulsione di Cigarini, nel primo tempo su Nandez e nella ripresa su Joao Pedro. Sul secondo cartellino al 3’ della ripresa, Cigarini protesta sostenendo di aver toccato anche il pallone, ma l’intervento a martello è pericoloso e quindi comunque meritevole del giallo. Interviene invece la Var al 39’ del s.t. a correggere la segnalazione sbagliata del secondo assistente Di Gioia: sul colpo di testa di Pavoletti respinto da Cordaz, Joao Pedro segna in tap-in ed è tenuto in gioco da Rispoli. Restano invece dubbi nel recupero su un intervento in area di rigore di Crociata su Joao Pedro. Il crotonese è saltato netto dal brasiliano e va diritto con entrambe le braccia sull’attaccante dei sardi. Né DI Martino in prima battuta, né la Var in seconda decidono di intervenire, ma il rigore ci poteva stare.

benevento-napoli

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È grave, invece, l’errore di Doveri in Benevento-Napoli: al 22’ del p.t., sul punteggio di 0-0, su lancio di Lorenzo Insigne, Lozano prende il tempo alla difesa del Benevento tagliando dietro Foulon che, vistosi superato, prima dà una spinta sulla schiena dell’attaccante messicano e poi lo travolge. Era calcio di rigore, ma né Doveri né il Var Valeri intervengono. Giusto annullare le due reti di Osimhen al 18’ del primo tempo e di Lorenzo Insigne al 2’ della ripresa: i due attaccanti del Napoli sono in fuorigioco sugli assist di Fabian Ruiz. Nel secondo caso è il Var a intervenire sulla mancata segnalazione del secondo assistente Affatato.

Parma-Spezia

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In Parma-Spezia buona direzione per l’arbitro Marini, cui sfugge sostanzialmente solo un’ammonizione nel primo tempo a Gagliolo. Dopo appena 6’ sono già due i gialli sventolati dal fischietto romano: sanzionati giustamente Grassi e Pobega. Fa bene Marini a ignorare le proteste del Parma al 19’, quando Terzi in scivolata tocca la palla con la mano: intervento non punibile, perché le braccia sono poggiate a terra in posizione naturale. Due gli episodi nel finale. il primo riguarda Grassi, che in area avversaria va giù dopo un contrasto con Estevez: Marini fischia addirittura fallo in attacco, una scelta un po’ dubbia, ma a togliere ogni incertezza è il Var, che rileva un precedente fuorigioco. Netto invece il penalty che permette al Parma di raggiungere il pareggio: Terzi al 91’ stende Cornelius arrivando in clamoroso ritardo.

fiorentina-udinese

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In Fiorentina-Udinese nessun episodio delicato da sbrogliare e prestazione autorevole di Fourneau. Il fischietto di Roma gestisce bene la partita distribuendo in modo appropriato i cartellini: giusti i gialli per Arslan (fallo su Amrabat), per Castrovilli (pestone su Pussetto) e dopo pochi minuti per lo stesso Pussetto (fallo su Biraghi). E giusto anche, nel finale, il giallo sventolato a Becao per fallo su Kouame.

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