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Juve, tutto facile con l’Empoli: 4-0 e Allegri sorpassa l’Inter

Apre Kean nel primo tempo, seguito dalle reti nella ripresa di McKennie e Rabiot (doppietta). Resta a secco Vlahovic, ma i bianconeri, in attesa degli impegni delle altre, sono a -3 dal quarto posto

Dopo il Torino, l’Empoli. La Juventus vince per la prima volta due partite di fila in campionato e, sfruttando una giornata con scontri diretti tra squadre che le stanno davanti (Atalanta-Lazio e Roma-Napoli), accorcia la classifica ancora prima di conoscere i risultati delle altre. Allo Stadium finisce 4-0, con gol in avvio di Moise Kean, titolare anche per necessità di turnover (martedì l’impegno da dentro o fuori contro il Benfica in Champions), raddoppio di Weston McKennie e doppietta nel finale di Rabiot. La Juve non vinceva con quattro gol di scarto in campionato dal successo sul Parma nel 2020-21, con Andrea Pirlo in panchina.

Gol, ma poi…

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Massimiliano Allegri lascia fuori Alex Sandro, Paredes e Milik, lanciando Rugani, Locatelli e Kean dal 1′. Zanetti, dal canto suo, sceglie l’ex Pjaca (male) alle spalle di Destro e Satriano in attacco. In difesa, il giovane De Winter, di proprietà proprio della Juve. È Kean il protagonista assoluto delle prime battute. La punta classe 2000 prima parte lancia in resta, azionato da uno sciagurato retropassaggio di Pjaca, ma alza troppo la mira da posizione defilata. Poi infila Vicario all’8′ aprendo il piatto su bel cross dalla sinistra di Kostic, dopo il buco di De Winter in scivolata. Infine al volo sparacchia contro lo stesso De Winter su pregevole traversone di McKennie. L’Empoli, però, dopo un primo quarto d’ora da semplice sparring partner, comincia a salire di tono. Al 18′ ci prova Marin da lontano: blocca Szczesny in sicurezza. I toscani fanno loro il possesso palla (66% all’intervallo) e la Juve fatica a innescare le punte. In particolare Vlahovic, che non si vede praticamente mai nei primi 45′. Al 32′ è ancora Kean di testa ad allargare di poco il cross di McKennie. Stesso minuto, altra porta, Destro non angola abbastanza dall’interno dell’area di rigore, servito da Bandinelli su palla persa sanguinosa di Cuadrado: bravo Szczesny a murare. È il momento di maggior sofferenza bianconera: il tiro dalla distanza di Parisi trova il piedone di Destro, ma la palla si perde sul fondo. A rompere i tentativi degli ospiti ci pensa McKennie al 36′, su invito di Cuadrado, ma stavolta è Vicario a opporsi col corpo.

All’angolo

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Nella ripresa si riparte con gli stessi undici e sempre con l’Empoli a cercare di fare la partita. Alla prima occasione, però, la Juve chiude la partita. Kean è bravo a conquistarsi un corner in ripartenza, dalla bandierina va Cuadrado, che pesca la zuccata vincente di McKennie. È il 56′ e sotto di due reti la squadra di Zanetti si getta ancora più in avanti. Il tecnico ospite poco dopo toglie Satriano e Pjaca per gettare nella mischia Bajrami e Baldanzi. Allegri risponde con Paredes e Milik per McKennie e Vlahovic, pensando anche al Benfica. Al 66′ la combo Kostic-Kean produce un altro gol, ma l’attaccante è in fuorigioco di centimetri prima di spingere di testa la palla in fondo al sacco. L’Empoli, però, è ormai uscito dalla partita. Zanetti prova a tenerlo sul pezzo con altri cambi (dentro Henderson e Lammers), ma la Juve ora è in controllo. Anzi, si diverte pure. E, ancora su angolo di Cuadrado, trova il 3-0 all’82’ con Rabiot e nel recupero il 4-0 sempre del francese su assist di Danilo. C’è tempo anche per vedere il giovane Iling (buona personalità e gamba) e un paio di occasioni divorate da Milik (colpo di testa fuori) e Miretti (bravo Vicario). Con questo successo, Allegri sale a quota 19 punti. Uno in più dell’Inter, tre in meno della Roma quarta in classifica. Per l’Empoli una sconfitta che ci sta, anche se la fragilità sulle palle inattive e la poca concretezza in attacco possono dare qualche preoccupazione a Zanetti.