Juve, stretta finale per il nuovo d.s.: chi è in lizza e le ultime novità

Si avvicina il momento della verità. Il board bianconero sta valutando le candidature: chiuderà il cerchio entro metà maggio. Fra le varie opzioni non si esclude neppure una rivoluzione. E occhio al ritorno di (Claudio) Chiellini

Giovanni Albanese

28 aprile – Milano

Il neo direttore sportivo della Juventus dovrà essere un “valore aggiunto”. Così viene definito nelle stanze dei bottoni alla Continassa, nei vari confronti che intercorrono tra le anime che vivono ai piani alti della società. A Torino serve un dirigente che operi in funzione del lavoro già avviato in questi anni dalla gestione Cherubini e che Allegri, in questi ultimi mesi, ha definitivamente trasportato in prima squadra: la valorizzazione dei giovani cresciuti in casa non è più un’idea, ma un dato di fatto che viene percepito (e sostenuto) come nuova realtà anche dai tifosi, la metamorfosi è già avvenuta e va solo gestita con maggiore continuità.

RIFLESSIONE

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I candidati forti sono già noti, ma è necessario chiarire che la società non avrà alcuna fretta di chiudere almeno fino a quando non conoscerà le motivazioni che hanno spinto il Collegio di garanzia del Coni a rimbalzare la sentenza del -15 di penalizzazione. È un passaggio fondamentale perché, attraverso la stessa traccia che ha portato a confermare le inibizioni ad Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici e Federico Cherubini, sarà più chiara la nuova base di partenza della difesa che dovrà costruire la Juventus e, di conseguenza, a che tipo di stagione dovrebbe prepararsi per il prossimo anno.

I TEMPI

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La caccia al nuovo ds avrà l’ultimo slancio, definitivo, entro metà maggio. La società nel frattempo sa di poter contare, oltre che su Cherubini (che potrebbe essere ricollocato alla luce dell’operatività ridotta dall’inibizione, a meno che non decida lui di farsi da parte) sul supporto di Giovanni Manna, il responsabile della Next Gen che negli ultimi mesi è anche la mano operativa di Calvo per tenere i rapporti con i procuratori. Giusto per fare chiarezza, un nuovo ds arriverà anche nel caso in cui venisse confermata l’attuale struttura, perché a quel punto servirebbe almeno una figura nuova per la seconda squadra.

STRATEGIA

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Da monitorare le figure di contorno che giungerebbero a Torino insieme al neo direttore. Il tema dei collaboratori non è per niente secondario perché, di fronte a una tale ricostruzione, ognuno potrebbe valutare conferme o sostituzioni nei diversi ruoli di comando dell’intera area sportiva, coinvolgendo la squadra scouting e perfino il settore giovanile. Da qui verrebbero fuori una serie d’incastri che potrebbero aprire o chiudere spazi per volti nuovi o addirittura ritorni, con un effetto domino difficile da pronosticare ma altamente probabile. Per adesso si lavora sotto traccia e su tavoli diversi, per fare le scelte migliori.

IPOTESI

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Cristiano Giuntoli, che avrebbe dato disponibilità alla Juventus ma dovrebbe prima liberarsi dal Napoli (contratto fino al 2024) porterebbe un fedelissimo, Giuseppe Pompilio, che diventerebbe subito il suo vice. Mentre per lo scouting potrebbe valutare la conferma di Matteo Tognozzi, già a capo della struttura. Quest’ultimo avrebbe meno possibilità di rimanere con l’arrivo di Frederic Massara, che tuttavia non coinvolgerebbe Geoffrey Moncada (ora al Milan). Andrea Berta cambierebbe tutto, Giovanni Rossi il necessario concedendo piena continuità al lavoro svolto fin qui in funzione della prima squadra.

CHIELLINI BIS

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Nel caso di azzeramento dell’attuale dirigenza, occhio anche a qualche possibile ritorno. Claudio Chiellini, dopo otto stagioni nell’area sportiva della Juve e stretto collaboratore di Cherubini quando è nato il progetto Under 23, negli ultimi due anni ha dimostrato tanto da direttore del Pisa, sfiorando la Serie B e valorizzando giocatori come Lucca e Morutan, giusto per citarne un paio. Potrebbe essere il valore aggiunto in una nuova formazione di dirigenti, utile per introdurre i nuovi nel mondo bianconero: il progetto seconda squadra darebbe dimostrazione della sua importanza anche per la formazione dei dirigenti.

SPRINT FINALE

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Chi la spunterà al traguardo? Una cosa è certa: la nuova struttura ruoterà attorno ad Allegri, colui è stato indicato da John Elkann come il riferimento principale dell’area sportiva. Non proprio un caso, insomma, che le candidature di Massara e Rossi siano strettamente legate al tecnico; e che anche Giuntoli, a quanto avrebbe riferito nei colloqui col board, partirebbe dall’attuale allenatore, provando a incidere sulle scelte più di medio-lungo periodo. Max nella Juve ha vinto e ha la piena fiducia di tutti: dal suo ritorno ha attirato a sé le critiche proteggendo la squadra e anche la società, tre le onde di un mare in tempesta.

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