Juve, soprattutto c’è Miretti

Alla fine resta Miretti. In un pareggio che punisce troppo una Juventus che la fregatura se l’è un po’ andata a cercare, ma in fondo ha cercato più il secondo gol, la prestazione del centrocampista classe 2003 è una boccata d’aria fresca, una birra in un giorno appiccicoso di caucciù. E fa gola di più, alla Juventus, pensare che aspettando Pogba, hanno tempo di lievitare il talento e il carattere del ragazzo, ieri senza dubbio il migliore in campo. Non è la sola buona notizia per i bianconeri che hanno cancellato la prestazione di Genova, spazzata via da un’ora di aggressione alta nei confronti di una Roma, diciamo, “fortunata” per addolcire la più cruda espressione di un sollevato Mourinho. Lo sconcerto di Samp-Juve lascia spazio all’ottimismo. Un po’ di deluso rammarico lo lascia l’incapacità di produrre più di un gol durante l’ora di dominio totale dell’avversario. Ma se la Juventus del primo tempo è la nuova Juventus, ne vincerà tante.

Vlahovic su punizione! Assist Dybala e gol Abraham: Juve-Roma 1-1

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Vlahovic su punizione! Assist Dybala e gol Abraham: Juve-Roma 1-1

Anche se può mettere ansia il precoce svuotarsi del serbatoio di energie psicofisiche che ha spento la squadra di Allegri intorno al 60’. Dopodiché, Kostic è concreto (non altrettanto Cuadrado), Locatelli si sta ritrovando, ieri ha giocato bene perfino Rabiot e Vlahovic inizia a mettere dentro pure le punizioni dal limite. Ce n’è abbastanza anche per arginare il solito sciagurato Alex Sandro, che ha timbrato per l’ennesima volta il cartellino della sciocchezza difensiva, lasciando a Dybala l’opportunità di fabbricare l’assist per il pareggio romanista. Fin lì, l’argentino non avrebbe preso sei e sarebbe tornato a casa con il caloroso affetto del suo ex pubblico, lasciando in cambio l’impressione che i dirigenti bianconeri bene han fatto nel preferirgli Vlahovic. Ma in fondo quell’assist non sposta più di tanto il concetto e, di certo, non si è spostata la posizione media di Dybala su quel prato, sempre piuttosto lontano dalla porta, come alla Juventus, come quando la colpa era sempre degli allenatori. Quell’assist, invece, cambia l’umore e l’autostima della Roma, che per un’ora ha fatto vergognare Mourinho, ma prende un punto di orgoglio e prosegue il suo percorso di crescita in un campionato che, se mantiene le promesse delle prime tre giornate, avrà tante protagoniste.

Dybala e Vlahovic si scambiano la maglia alla fine di Juve-Roma

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Dybala e Vlahovic si scambiano la maglia alla fine di Juve-Roma

Quindi due punti persi dalla Juventus? Certamente sì. E dopo quelli buttati a Genova si arriva a quattro in un conteggio che, nelle prime dieci giornate dell’anno scorso, è stato sanguinoso, costando alla Juventus la lotta scudetto. Il calendario ora aiuta Allegri che da mercoledì fino ad arrivare al 2 ottobre affronta lo Spezia (in casa), la Fiorentina (in trasferta), la Salernitana (in casa), il Monza (in trasferta) e il Bologna (in casa): in questi 33 giorni di avversari non impossibili, il tecnico dovrebbe ritrovare Di Maria (magari già a Firenze) e forse Pogba, in tempo per un ciclo più duro che inizia con il Milan a San Siro il 9 ottobre. A quel punto dovrebbe esserci la vera Juventus, quella costruita dal mercato e smontata dalla sfortuna, ma se nel frattempo non le ha vinte tutte (o quasi) potrebbe già essere troppo tardi.

Juve-Roma, il commento dei Direttori Vaciago e Zazzaroni

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