Juve, senti Endt: “Gravenberch è un altro De Ligt”

Olanda, Amsterdam, Ajax e Mino Raiola come agente. Le coordinate del 18enne Ryan Gravenberch, gioiello nel mirino della Juventus, sono le stesse di Matthijs De Ligt. «I ruoli, ovviamente, sono diversi: Ryan è un centrocampista. Ma il livello e lo spessore sono uguali: Gravenberch diventerà un top assoluto». A garantirlo è David Endt. L’ex team manager del club biancorosso è un personaggio leggendario nella storia dei Lancieri: con incarichi diversi ha vissuto in prima linea dal 1979 al 2013, vedendo esplodere da vicino diverse generazioni di campioni, da Rijkaard a Van Basten in poi. Endt ha fatto in tempo anche a incrociare il De Ligt bambino dell’Ajax e dall’esterno ma non troppo, visto che adesso gestisce l’agenzia di procuratori “Atlanta Sportsmanagement”, sta seguendo l’escalation di Gravenberch.

Gravenberch ricorda davvero così tanto Pogba?
«Sì. Ryan ha le gambe lunghe, come Pogba. E nonostante ciò, proprio come il centrocampista del Manchester United ex Juve, ha una bella progressione. Alle somiglianze fisiche, seppur Gravenberch ovviamente non sia ancora strutturato come il francese, si aggiungono quelle tecniche. Il centrocampista dell’Ajax è un talento assoluto, puro. Un vero gioiellino. E pensare che ai tempi della seconda squadra biancorossa, lo Jong Ajax, veniva anche criticato».

Perché?
«Qualcuno diceva fosse un po’ lento nel far girare la palla. Ma la verità è che quei pochi critici erano tratti in inganno dal fisico da gigante di Gravenberch. Dimenticavano la sua età: è un 2002 e all’epoca aveva 16 anni. A distanza di poco tempo, a 16 anni e 130 giorni, Ryan ha esordito in prima squadra, in campionato, battendo il record di Seedorf. Fidatevi di me, che ho visto debuttare Clarence e tantissimi altri campioni nell’Ajax: Gravenberch è stato precoce perché ha qualcosa di speciale. È un diamante e più si alza il livello, come sta dimostrando in Champions, e più migliora».

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