Juve, segnali di 4-2-3-1: Allegri ci pensa per esaltare Locatelli e Dybala

La cessione di Ronaldo può cambiare anche il progetto tattico del tecnico, con un modulo imperniato sui due giocatori-chiave e con due esterni offensivi pronti a dare una mano in copertura

La cessione di Cristiano Ronaldo può cambiare anche il progetto tattico della nuova Juve di Max Allegri. Dalle prime sperimentazioni di 4-3-3, proposto con maggiore convinzione nel pre campionato, si potrebbe tornare al vecchio 4-2-3-1, con due esterni offensivi pronti a dare una mano in copertura e due giocatori chiave nel sistema: Dybala e Locatelli.

DYBALA

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Il dieci bianconero ha dato il meglio di sé da sotto punta, alle spalle di un centravanti. Tra Morata e Kean la Juve adesso ha un riferimento doppio anche in quel ruolo, così la Joya tornerebbe a dare fantasia e imprevedibilità alla manovra offensiva per vie centrali, laddove sa essere più efficace. Vantaggi: con un Dybala in più è una squadra che può davvero competere a qualsiasi livello, valorizzando anche gli esterni offensivi in organico, da Chiesa a Cuadrado, a Kulusevski e ancora Bernardeschi, senza dimenticare Kaio Jorge. Rischi: senza un centrocampo capace di contenere eventuali capovolgimenti, la fase difensiva sarebbe sempre esposta alle difficoltà.

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LOCATELLI

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Qui entra in gioco il secondo jolly di Max: Manuel Locatelli, quel centrocampista che ha voluto fortemente sin dall’inizio del mercato. Il neo 27 bianconero già a Sassuolo ha giocato con questo modulo, da mezzo sinistro. Bentancur e Rabiot potrebbero così alternarsi, in attesa del ritorno in condizione di Arthur. E anche qui si cambierebbe facilmente con una mossa: Loca play, Benta e Adrien mezzali, centrocampo e gioco fatto. Una Juve duttile, cangiante pure nel corso dei novanta minuti, può effettivamente essere la soluzione migliore per un Allegri pronto a ricreare le condizioni per far rendere al massimo i suoi.

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