Juve, se non c’è lo schiaffo non decolli. Però nessuno ha fatto più punti in rimonta

Da quattro gare consecutive i bianconeri partono da uno svantaggio. Ma ormai è diventata una specialità… Ronaldo è il re del gol anche nelle partite ad handicap

Sarà il sottile piacere dell’adrenalina. Oppure forse, e più verosimilmente, la difficoltà di approcciare le partite con lo spirito giusto. Sia come sia, un dato è oggettivo: da quattro gare consecutive la Juve ha bisogno di uno schiaffo per reagire. Andando a ritroso, è successo contro l’Udinese, contro la Fiorentina, contro il Parma e contro l’Atalanta. Risultato? Due vittorie, un pareggio e una sconfitta. A conferma del fatto che, subìto il gol, la Juve sa anche districarsi e risolvere situazioni pericolose. Tanto da risultare la squadra di serie A che ha guadagnato più punti da situazioni di svantaggio. Ben 17 punti (al pari col Sassuolo), secondo i dati Opta.

Un vizietto che parte da lontano

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Il “vizietto” bianconero parte da lontano, addirittura dalla gara di andata contro la Roma, con la danza alternata Veretout-Ronaldo: per due volte giallorossi in vantaggio e per due volte il portoghese firma la rimonta, fino al 2-2 finale. Rinviata la gara col Napoli, la Juve ci ricasca nelle due gare di campionato successive, inframmezzate dalla vittoria in Champions a Kiev: a Crotone il gigante Simy porta avanti i suoi, Morata rimedia. Ma la lezione ancora non è servita, e stavolta in casa i bianconeri si inchinano a Favilli del Verona. E anche stavolta finisce in parità, con Kulusevski che salva il match. L’ultimo “ribaltone” dell’anno si verifica durante il derby: McKennie e Bonucci firmano aggancio e sorpasso sul Torino per il 2-1 finale. Se gennaio e febbraio restano immuni da partenze ad handicap bianconere, marzo fa registrare un solo “caso”, che come il derby finisce in bellezza: all’Allianz Stadium segna il laziale Correa, ma Rabiot e una doppietta di Morata risanano la situazione in salsa bianconera. Il match successivo è il ritorno col Porto, che per la Juve significa eliminazione dalla Champions, nonché spartiacque stagionale: fra aprile e maggio alla Juve succede ben 4 volte di passare in svantaggio, la prima delle quali di nuovo col Torino. Dopo l’iniziale gol di Chiesa, Sanabria capovolge il risultato, prima che Ronaldo sancisca il 2-2 finale. Le altre partite sono poi storia recente…

Record negativo

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Il record (negativo) delle tre gare consecutive con partenza ad handicap che la Juve ha infilato fra settembre e ottobre è stato infatti superato in questo rush finale, in cui lo svantaggio è comun denominatore all’ultimo poker di gare: se con l’Atalanta nessun bianconero è riuscito a rispondere a Malinovskyi, a segno peraltro al 42’ della ripresa nella gara che ha segnato il sorpasso degli orobici sulla Juve, col Parma il gol iniziale di Brugman ha dato la scossa alla Juve, che ha portato a casa i tre punti grazie alla doppietta di Alex Sandro e alla (prima) rete di De Ligt. Se a Firenze a Vlahovic ha risposto Morata (1-1), a Udine è andata meglio, col gol di Molina reso inutile dalla doppietta di Ronaldo, che, oltre ad allungare nella classifica marcatori e a portarsi a quota 99 gol in maglia Juve, ha conquistato anche la leadership nella speciale classifica dei bomber bianconeri capaci di ribaltare situazioni di svantaggio. E la Ronaldo-dipendenza continua…

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